Madrid, nel mondo del design, è pura periferia. E questo si traduce in una grande libertà creativa. Città come Milano, Stoccolma, Copenaghen o Londra e, in Spagna, Valencia e Barcellona, fanno a gara per essere i centri dei grandi eventi intorno a designer affermati, aziende, case editrici, musei e fondazioni di design, architettura e arte. A Madrid, attualmente, convergono tutte le forme artistiche e tutti i percorsi della creatività, senza classificazioni o pregiudizi. Espressioni che convergono e si contaminano a vicenda e che trovano espressione nel Madrid Design Festival (6/02-15/03: più di un mese dedicato alla creazione), quest’anno alla sua ottava edizione.
La natura inclusiva della città riunisce una molteplicità di nazionalità che vengono a visitare o a lavorare, stabilendo immediatamente una coesistenza armoniosa con i madrileni, sempre accoglienti. Una passeggiata di 24 ore a Madrid è molto difficile, è una città caotica e dispersiva, il che fa parte del suo fascino. In questo tour, si va dritti verso gli spazi legati alla creazione che possono lasciare bei ricordi ed esperienze di una Madrid sempre in movimento.

Madrid, museo dei musei
Il circuito dovrebbe iniziare di prima mattina con una visita rapida e accurata alle cattedrali dell’arte sul Paseo del Prado. Tutte queste istituzioni sono state riprogettate per raggiungere le nuove generazioni e generare nuove prospettive. Poiché il tempo a disposizione è poco, la cosa migliore da fare è visitare opere specifiche che lasciano un segno indelebile.

Al Museo del Prado, il riallestimento dell’opera di Bosch, senza dimenticare i blu di Patinir. Una rapida visita alla Doña Margarita di Velázquez e agli orrori della guerra di Goya. Attraversando Calle Prado, troviamo il Museo Nacional Thyssen Bonemisza, dove l’eccellente collezione cede il passo alla rabbiosa contemporaneità della Fondazione TBA21 di Francesca Thyssen, co-diretta dall’esperta Rosa Ferré. Senza dimenticare il negozio del museo, uno dei migliori al mondo (diretto da Ana Cela) perché vende pezzi di designer e artigiani di talento con il tema specifico di ogni mostra. E per completare questo trio, ci dirigiamo verso il Museo Reina Sofía, la nuova sede di Guernica che merita una visita piacevole e di sicuro impatto.

Aperitivo letterario
A metà mattina, un aperitivo può dare la forza di continuare, il quartiere delle lettere offre una passeggiata attraverso le vie intitolate a famosi scrittori del Secolo d’Oro spagnolo, Cervantes, Lope de Vega (si può visitare la sua casa) o Quevedo… In questa passeggiata, con frasi ispiratrici incise per terra, troviamo negozi, gallerie, ristoranti, dove il design e l’artigianato fanno parte del suo carisma. LLOP, la libreria Crazy Mery, La Mejor Tarta de Chocolate del Mundo (La migliore torta al cioccolato del mondo) sono un must. Come un buon vermouth e una gilda (una particolare tapa fatta di sottaceti e pesce) nel Mercado de San Antón o nella Gildería, proprio nel cuore di Latina.

Giardini nascosti
Prima di pranzo, una passeggiata in alcuni dei più bei giardini nascosti di Madrid. Il Giardino del Palazzo di Anglona, vicino al Palazzo Reale e al Teatro Reale, il giardino del Museo Sorolla (grande pittore romantico spagnolo) e il giardino ridisegnato della Fondazione Juan March. All’interno del Retiro, il Giardino delle Rose, un labirinto da sogno di cespugli di rose multi-specie.

Osterie e taverne
L’offerta gastronomica di qualità a Madrid è travolgente. Le nuove tendenze e le nuove generazioni cercano la tradizione con un tocco del XXI secolo. La tortilla de patata di La Ardosa, il filete de tomate di Celso y Manolo, il cocido di Lhardi o Botín, le gildas di Los Gatos, le huevos estrellados (uova fritte) di Lucio. D’altra parte, continua l’innovazione del DStage di Diego Guerrero, Mario Sandoval o Diverxo. Ma ci sono anche spazi con una gastronomia attenta, un buon rapporto qualità-prezzo e un design degli spazi impegnato nella sostenibilità e nella circolarità, con una creatività unica e singolare.

Il ristorante Mo de Movimiento, progettato da Lucas Muñoz e dal suo team. E Tramo, progettato da Selgas Cano e Andreu Carulla, il cui impatto ha fatto il giro del mondo. Il ristorante Gofio, progettato da Plantea Studio o Brutal Burrito, progettato da Burr Studio.

Incroci creativi
Per seguire un filo conduttore del design attuale a Madrid, non vanno dimenticati: la Collezione Solo, uno spazio progettato da Herreros con una straordinaria collezione di arte asiatica contemporane; il nuovo Museo delle Collezioni Reali progettato da Tuñón + Albornoz; il negozio Sportivo progettato da Mayice, i negozi Aesop progettati da Ciszak Dalmás, il cinema Equis progettato da Plantea Studio, il negozio di fiori Loreto Aycuens, la libreria Bar de Libros Olavide, la galleria di design e architettura _2b Space di Moneo Brock, Machado e Muñoz e lo spazio Minim.

La periferia della periferia
Madrid è la periferia di importanti città del design e, a sua volta, la sua stessa periferia si evolve e cresce con la cultura e il design come forza trainante. A Carabanchel è d’obbligo una visita allo studio del pioniere della zona Álvaro Catalán de Ocón. Un’altra zona “calda” è quella di Tetuán, con lo studio comunitario di Lucas Muñoz e Inés Sistiaga o il collettivo Kutrix Galería.

Quando andare a Madrid
La Movida di Madrid si accentua a settembre con Open House Madrid, un tour del design e dell’architettura degli edifici più importanti, diretto da Paloma Gómez Marín. A febbraio il Festival del Design di Madrid (La Fábrica), che abbiamo menzionato all’inizio, coinvolge per un mese tutta la città. A marzo ARCO (Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea) e Urbanity Art per i talenti più innovativi.
La notte più viva
Per concludere queste 24 ore, si può ballare al Lula, al Florida Park, o bere un buon cocktail al Del Diego. Ma nella notte madrilena tutto si riunisce a El Cock, dove il passato, il presente e il futuro dei più creativi si incontrano in una transizione continua, tutte le generazioni nello stesso spazio per brindare alla trasgressione e al design trasversale.