A distanza di un anno dall’inaugurazione del nuovo showroom di Atelier Tapis Rouge nel quartiere Brera di Milano, l’operazione guidata da Aaron Meliech – presentata come un importante passo avanti nel panorama del design internazionale – si sta rivelando un’operazione dal respiro che potrebbe essere breve. Da numerosi segnali appare come il brand infatti stia ormai attraversando da mesi una profonda crisi economica.
Sotto la superficie scintillante della nuova sede in via Borgonuovo 26, sembrano nascondersi infatti diverse problematiche finanziarie e gestionali che mettono in discussione la sostenibilità delle operazioni dell’azienda e la credibilità verso il progetto creativo.
Per il marchio, fondato da Aaron Meilech, imprenditore di origine russa noto per la sua esperienza nel settore dei tappeti classici, recenti notizie indicano una difficoltà generale che ha registrato anche una riduzione del personale, culminata con il licenziamento di diversi manager e responsabili nei dipartimenti marketing, comunicazione e vendite, il cui contributo era stato fino ad ora considerato essenziale per la definizione dei lanci delle collezioni moderne di Atelier Tapis Rouge.

In aggiunta, emergono preoccupanti dettagli del nuovo spazio espositivo, dove emerge dalla proprietà l’importante insolvenza relativa ai canoni di locazione. Questa posizione non fa che aumentare le incertezze sul futuro del marchio. Molteplici i player che si trovano a essere parte lesa in questa situazione, dal mondo della stampa – non sono stati rispettati i contratti pubblicitari e i loro termini di pagamento – alle agenzie di pubbliche relazioni e ufficio stampa che vengono periodicamente sostituite oltre a non vedere annoverati i relativi compensi di consulenza. Questo ha già portato all’interruzione di numerose attività promozionali pianificate negli ultimi mesi, anch’esse rimaste in sospeso.
Diverse fonti riportano come la gestione aziendale di Meilech abbia creato un solco nei rapporti con vari partner commerciali e creativi, minando la fiducia nel marchio. Tutti elementi che sollevano preoccupazioni sulla capacità dell’azienda di mantenere le sue promesse commerciali. La situazione invita a una riflessione critica sulle sfide attuali del settore e sull’importanza di una gestione onesta e competente per garantire il successo a lungo termine delle iniziative aziendali.