Secondo Ernest Hemingway, Parigi è una “festa mobile”. La frase riassume i suoi lunghi soggiorni nella Ville Lumière negli anni ’20 del secolo scorso. Ma è una buona descrizione di quello che accade in città nei giorni dell’edizione invernale di Maison&Objet, con un calendario di eventi che si allunga ogni anno: presentazioni di collezioni, di progetti specifici o anche soltanto occasioni per il mondo del design e della creatività per ritrovarsi.

Tutto è nato 15 anni fa, quando un gruppo di editori tessili – raggruppati in larga misura nel quartiere di Saint-Germain – ha deciso di presentare in contemporanea le loro collezioni, in coincidenza con l’edizione invernale di Maison&Objet: il primo Paris Déco Off.

Da allora il numero dei partecipanti ha superato quota 150, tutti concentrati attorno ai poli di Saint-Germain (Rive Gauche) e di rue du Mail (sulla Rive Droite). Ai quali dallo scorso anno si è aggiunta una struttura temporanea in place Saint-Sulpice (sempre Rive Gauche). Gli showroom e le gallerie sono aperti fino a tardi e si respira ovunque un’aria di festa permeata di creatività.

Uno dei grandi temi di quest’anno è una visione magica della natura: la “foresta cubista” di Dedar, che riprende in chiave astratta i colori dei boschi negli arazzi fiamminghi, alla metamorfosi scelta come tema da Lelièvre (paesaggi in divenire, fossili, ritmi grafici ripresi da piante e minerali), la fuga nella felicità di Métaphores con tessuti chiamati Amalfi, Patio, Oasis, Lodge.


Nel tempo anche molte aziende di design – altra categoria che in Saint-Germain ha una fitta rappresentanza – hanno deciso di unirsi organizzando presentazioni ed eventi. Quest’anno il calendario è stato particolarmente ricco: Giorgetti ha portato la sua poltrona Move nell’edizione speciale per i suoi dieci anni, Saba ha inaugurato il suo primo spazio parigino (come Giopato & Coombes, firma del lighting di ricerca), Marazzi – presente anche in fiera – ha scelto il suo showroom per raccontare la collezione Crogiolo Lume, Bisazza ha presentato la nuova collaborazione con Doriana e Massimiliano Fuksas.


Meridiani ha raccontato nel suo flagship store la sua collezione outdoor (mai mostrata prima nei suoi spazi) mentre Battilossi ha introdotto il concept “Battilossi Moodboard”, espressione di un nuovo approccio del brand nella decorazione di interni.


Tra gli allestimenti più coinvolgenti, quello di Pierre Frey che ha riempito con le sue collezioni di tessuti e di carte da parati un intero hôtel particulier disabitato da anni e le due “case” che Baxter e Gallotti & Radice hanno realizzato con la collaborazione di Silvera.


È anche per mostrare quanto la decorazione d’interni e il design siano sentiti a Parigi che Maison&Objet ha concepito Maison&Objet in the City, una lista (molto aggiornata e pensata in un’ottica B2B) dei 100 “indirizzi che contano” che compongono l’ecosistema parigino dell’eccellenza in questo settore: designer d’interni, architetti d’interni, gallerie, grandi case e artigiani d’eccezione.

