Maison&Objet è come un grande laboratorio in cui i visitatori vengono chiamati a vestire i panni (non sempre facili da indossare) di chi codifica uno stile. Alla fiera parigina si trovano oggetti decorativi, mobili di design, accessori, tessuti, profumi, ceramiche, tappeti, articoli per la tavola… L’effetto di chi la visita per la prima volta è spesso di spaesamento. Ma è un mix che può essere molto fertile.

Innanzi tutto, la fiera è molto attiva sul fronte della ricerca stilistica (e non solo): ogni edizione ha un tema (quello di questo gennaio è Sur/Reality!) che viene declinato in numerosi allestimenti a tema curati da noti bureaux de style utilizzando prodotti reperibili nella fiera stessa. A questo si aggiunge un nutrito programma di talk (quest’anno sono 45) incentrati sul design e sul retail, prendendo in esame temi legati all’attualità. Tutte potenziali chiavi di lettura della manifestazione, ed esperienze che il visitatore riporta a casa con sé.


I numeri della fiera: 2.400 marchi (di 600 nuovi ingressi) provenienti da 147 Paesi e distribuiti in quattordici sezioni (sette padiglioni). Di questi espositori, circa un terzo (27% sceglie Maison&Objet come unica manifestazione di settore a cui partecipare.

Il tema Sur/Reality! (in eco alla grande mostra sul Surrealismo organizzata dal Centre Pompidou, uno dei must della stagione) è interpretato da Elizabeth Leriche, dalla trend agency Peclers e da creativi come Julien Sebban e il collettivo di design Uchronia. Le loro idee sono declinate in spazi tendenza legati al décor, all’ospitalità, al retail.


La ricerca di M&O coinvolge anche uno scouting su marchi di nicchia: sono quelli della sezione Curatio, novità di questa edizione, curata da Thomas Haarmann, direttore artistico e interior designer. Mentre uno spazio a sé è dedicato al merchandising dei negozi di abbigliamento: un punto di vista diverso e particolare sul rapporto tra design e moda. Per finire, ci sono i nuovi talenti provenienti, a ogni edizione, da un’area del mondo diversa: per questa edizione i riflettori sono puntati sulla Corea del Sud.

Ospite speciale di questa edizione è la designer Faye Toogood, Designer of the Year, con con l’installazione WOMANIFESTO! Un’altra sorpresa della stagione è la collaborazione con Tomorrowland, festival belga di musica elettronica che festeggia i suoi vent’anni annunciando una nuova linea di arredi nati dalla fantasia visionaria che anima l’evento.

Tra gli italiani che partecipano a questa edizione (in ordine alfabetico): Acquario Due, Cantori, Cimento (al suo debutto parigino), Ethimo, Ferroluce, Giobagnara (che tra le novità presenta una collaborazione con ELIE SAAB Maison), Il Fanale, Illulian (con un tappeto disegnato da Naoto Fukasawa), Iris Ceramica Group (con un focus sulla ceramica “reingegnerizzata”: Moonlight, lastre retroilluminate, e DYS, soluzioni di stampa personalizzata), Lea Ceramiche, Masiero, Origins, Pedrali, Simas e Talenti Outdoor Living.

