In questi giorni, oltre a Maison&Objet e a Paris Déco Off (ne parliamo in articoli specifici), a Parigi sta succedendo anche un’altra cosa, di risonanza infinitamente minore ma che è un segno dei tempi: accanto allo storico showroom Knoll di boulevard Saint-Germain, uno spazio progettato da Florence Knoll su cui sono intervenute nel tempo più mani (quelle di Cini Boeri, per esempio), sono iniziati i lavori per la realizzazione del nuovo spazio MillerKnoll. Che probabilmente si unirà al suo vicino di casa, visto che le aziende sono ormai sono una sola (per chi non lo ricordasse, nell’aprile 2021 Herman Miller ha acquistato Knoll con un’operazione valutata 1,8 miliardi di dollari). Un pezzo di storia che cambia.

Fusioni & acquisizioni, grande tema in questi ultimi anni. In Italia, dove è nato e continua a nascere tanto buon design, pochi mesi fa gli addetti ai lavori hanno salutato con sorpresa l’acquisizione da parte di Nemo Group di due marchi dal pedigree illustre come Driade e FontanaArte, che sono andati ad aggiungersi a Ilti Luce e Reggiani, aziende acquisite rispettivamente nel 2020 e nel 2023. E in questi mesi circola la voce che potrebbe presto passare di mano anche un altro importantissimo marchio del design Made in Italy.



Queste aziende, ognuna con un background culturale e uno specifico modo di operare, riescono davvero a mantenere la loro identità una volta entrate in un gruppo, magari insieme ad altri nomi attivi nello stesso ambito? Il DNA di un’azienda non sono solo i suoi archivi. È soprattutto il modo di costruire, passo dopo passo, il suo presente e il suo futuro. L’identità di marca, che in ogni settore creativo è fondamentale, sopravviverà o verrà trasformata? Sono possibili entrambe le strade. Il mondo cambia, da sempre. Il discorso è un altro: credo che solo un sistema fatto di voci davvero diverse possa dimostrarsi valido e vitale.

Tornando a Parigi, piccola nota a margine: il calendario degli eventi in città è sempre più fitto e quest’anno va a “mangiare” senza troppi complimenti il primo giorno della fiera Maison&Objet, che invece si tiene nel polo espositivo di Villepinte, vicino all’aeroporto di Roissy. Effetto Fuorisalone anche qui, con i suoi pro e i suoi contro? Il modello di “fiera diffusa” (tipo 3daysofdesign di Copenhagen) è da considerare quello vincente? Lo scopriremo presto.
