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Interior design: Lissoni&Partners
Photo credits: Tommaso Sartori
Parte da Milano il racconto del patrimonio identitario di Audemars Piguet, marchio svizzero di alta orologeria manifatturiera. Per l’esattezza da Via Bagutta 2, dove il nuovo spazio AP House occupa i piani dal quinto al nono di un edificio storico razionalista: l’ex Garage Traversi. L’architetto Piero Lissoni ne ha curato il progetto di interni utilizzando una chiave di lettura trasversale che omaggia la cultura architettonica milanese del XX secolo insieme al design degli anni Sessanta e Settanta.
E contemporaneamente, per raccontare un savoir faire tramandato dal 1875, prende ispirazione dal paesaggio naturale della Vallée de Joux, regione nel cuore del Massiccio Giura, a Nord di Ginevra, dove risiedono storia e sede del brand. Una maestosa scala scultorea in acciaio color nero è cinta, come in una giravolta, da una parete curva in onice retroilluminata, connettendo verticalmente i vari livelli in una sorta di danza. Un richiamo all’impostazione circolare dell’edificio.
I cinque piani abbracciano non solo i canonici uffici e i tradizionali spazi dedicati alla vendita, ma anche un’area lounge dove gli ospiti possono rilassarsi in un’atmosfera familiare. Un’altra, dotata di realtà virtuale immersiva, trasporta i visitatori in una foresta della Vallée de Joux dalla natura incontaminata, mondo che ha sempre ispirato lo sviluppo di dispositivi per la misurazione del tempo, richiamando anche le risorse della regione, come le rocce da cui si estrae il materiale ferroso, che hanno favorito sviluppo e successo dell’industria orologiera.
Non mancano un piano dove ammirare l’orologiaio Audemars Piguet al lavoro sui ‘suoi’ oggetti, un livello espositivo con orologi contemporanei e storici, e un rooftop con bar. Un accurato lavoro su misura è stato fatto per espositori e vetrine, per i quali studio del dettaglio e materiali di pregio non hanno mirato a renderli protagonisti, ma a un effetto complessivo in grado di esaltare l’eccellenza dei preziosi.
Infine, Lissoni ha voluto riprendere il pattern a modulo quadrato, tipico del quadrante degli orologi del marchio, declinandolo in diversi formati: nella tettoia luminosa dell’ingresso, sulla parete in onice che avvolge la scala, sui soffitti e sulle superfici che personalizzano i sistemi espositivi.