Sinergie vincenti

L’acquisizione di FontanaArte e Driade diventa un'opportunità per celebrare la potenza della collaborazione e del lavoro di squadra nel percorso di Nemo Group. Andati in scena al Teatro Gerolamo, con Philippe Starck nel ruolo di ospite speciale

Federico Palazzari, Philippe Starck, Francesco Mainardi, Teatro Gerolamo
Federico Palazzari, Philippe Starck, Francesco Mainardi, Teatro Gerolamo

Simbolo di un design elegante e funzionale, la sedia Costes, disegnata da Philippe Starck per Driade, ha segnato un’epoca e legato il nome del designer francese a quello della storica azienda italiana fondata da Enrico Astori. È  stato quindi per tutti naturale, ritrovare Starck, quarant’anni dopo, sul palco del Teatro Gerolamo a commentare il nuovo corso di Driade, appena acquisita – in tandem con FontanaArte – dal gruppo guidato da Federico Palazzari.

A proposito di Palazzari e del suo approccio alla vita e al lavoro, Starck, ha detto, col suo fare istrionico, perfettamente a sua agio al centro del palcoscenico del piccolo e prezioso teatro milanese, che è stato proprio Federico Palazzari a dargli la voglia e il coraggio di tornare a bordo e riprendere l’avventura in Driade per immaginare qualcosa di nuovo. «È questo modo di fare che crea la bellezza», ha commentato il designer. «Che ci dà ancora voglia di creare, di fare ancora di più. Perché fare un po’ di più? Non c’è nessuna ragione, ma se ci troviamo di fronte a un angelo che vogliamo compiacere, tutto diventa naturale.» E ha concluso brillantemente, prima di lasciare il palco per salire sul volo che l’avrebbe riportato a Parigi, esortando: «Andiamo a prendere le selle!».

L’armonia di questo sodalizio, che ha gettato un ponte tra il passato di un marchio storico come Driade e la presente acquisizione da parte del Gruppo Nemo, ci proietta in un futuro rassicurante.

Conferenza stampa Nemo Group, Teatro Gerolamo

L’acquisizione di Driade e di FontanaArte si colloca in uno scenario di espansione del Gruppo Nemo, e arricchisce un portafoglio che già include Nemo Lighting, ILTI Luce e Reggiani. «Questa mattina, mentre venivo qui», ha raccontato Federico Palazzari sullo stesso palcoscenico, «riflettevo su come tutto sia iniziato nel 2008 con una piccola azienda chiamata Omicron Design, che ormai non esiste più, e che è stata la scintilla dell’intero percorso. Oggi ci ritroviamo a essere un gruppo di aziende con 300 persone che lavorano insieme. Mi chiedo spesso: come abbiamo fatto a raggiungere questo traguardo? La risposta è semplice: è stato possibile grazie al contributo di tutte le persone con cui ho lavorato quotidianamente».

Con queste parole, il CEO del Gruppo ha commentato l’acquisizione delle due storiche aziende del panorama del design italiano, con una riflessione che ha messo l’accento sul fatto che, nonostante l’espansione aziendale, il vero focus rimane sulle persone piuttosto che sulla struttura aziendale in sé. «Per quello siamo relativamente poco concentrati sull’idea del gruppo di aziende, ma siamo molto più concentrati sull’idea del gruppo di persone», ha concluso Palazzari.

Con queste due nuove acquisizioni, Nemo Group sta ridefinendo le strategie di crescita, ponendo l’accento su una visione che supera le logiche di mercato tradizionali. In un contesto in cui la Cina ha mutato più volte le dinamiche di business negli ultimi 15 anni, e l’America e l’Europa continuano a trasformarsi, Nemo Group persegue l’espansione attraverso la differenziazione e la presenza strategica in mercati lontani.

Federico Palazzari, Franco Raggi, Francesco Mainardi, Teatro Gerolamo
Federico Palazzari, Franco Raggi, Francesco Mainardi, Teatro Gerolamo

L’intento di Palazzari non è solamente commerciale. Ancor più che una sinergia obbligata tra aziende, l’acquisizione punta a valorizzare le risorse interne, rispettando le storie e le competenze uniche di ciascun marchio. Con un’attenzione particolare ai classici di Gio Ponti e Gae Aulenti di FontanaArte e ai designer innovativi di Driade come Ron Arad e Konstantin Grcic, l’operazione mette in luce la complementarità dei vari attori coinvolti.

«La vera cosa che riassume tutto è il prendersi cura, cioè il looking after», sottolinea Palazzari. Questa prospettiva a lungo termine si discosta nettamente dalle solite acquisizioni mirate al profitto immediato, assomigliando più a una maratona che a uno sprint. Con una rete globale che abbraccia città come Londra, New York e Shanghai, Nemo Group si propone non solo di consolidare la propria posizione, ma di esportare un nuovo modello di crescita sostenibile.

Accettando il ruolo di outsider, Nemo Group è pronto a rischiare e innovare, aspirando a rigenerare le mentalità nel mondo del design. La sfida è aperta e promettente: in un mercato che Palazzari definisce ‘inesistente’, il gruppo è determinato a tracciare sentieri innovativi e a stimolare un cambiamento che potrebbe ispirare l’intero settore. Resta da vedere come questa visione si concretizzerà, ma una cosa è certa: il design ha trovato un nuovo protagonista pronto a ridefinirne i confini.