Trasferire conoscenze con l’AI

Come trasferire la conoscenza del prodotto e della cultura aziendale a persone che si trovano all'altro capo del mondo? La piattaforma multilingue di formazione a distanza, messa a punto da Salvatori, lo fa. Avvalendosi dell’AI

Salvatori Showroom New York

Tanta ricerca, un’approfondita conoscenza dei modelli di intelligenza artificiale, il coinvolgimento di collaboratori oltre che di amici “nerd” con cui sperimentare e condividere i risultati. È stato uno sforzo notevole, in termini di impegno e risorse, quello che ha portato Salvatori allo sviluppo di uno strumento di formazione multilingue a distanza, basato sull’AI. “L’aspetto tecnologico è una mia forte passione, da quasi 5 anni studio e mi confronto con l’intelligenza artificiale” racconta Gabriele Salvatori, AD dell’omonima azienda familiare, punto di riferimento in tema di design applicato alla pietra naturale. 

Salvatori showroom Tokyo

Vista la crescita internazionale dell’azienda si era infatti reso necessario lo sviluppo di uno strumento in grado di raggiungere direttamente tutti i venditori più lontani, saltando passaggi potenzialmente dispersivi. Generalmente la conoscenza del prodotto passa infatti dai responsabili commerciali ai country manager, successivamente all’area manager e, via via, al venditore di showroom che a sua volta lo racconta all’architetto… “Per cui mi sono chiesto – continua Gabriele Salvatori -: come formare direttamente l’ultimo anello della catena che è poi quello più forte?” Il risultato è stata una piattaforma molto sofisticata di formazione multilingue a distanza strutturata per “pillole”: non solo formazione sul prodotto, ma anche sul design e sulla cultura italiana.

Salvatori showroom Milano
Salvatori showroom Milano

“Abbiamo una sezione dedicata alla storia dell’arte e una alla storia del design italiano, con pillole che durano dai 3 ai 5 minuti su maestri come Carlo Scarpa o Carlo Mollino. È importante che chi vende il nostro prodotto dall’altro capo del mondo sappia chi sono, così come i contemporanei, da Patricia Urquiola a Piero Lissoni. Su quest’ultimo, per esempio, abbiamo realizzato un mini documentario sul suo percorso formativo e professionale, compresi gli incontri con i colleghi designer Rodolfo Dordoni, Giulio Cappellini…”.
Ognuno di questi contenuti viene sempre tradotto proprio grazie all’AI in oltre 10 lingue ed erogato in tempo reale a tutta la rete Salvatori.

Salvatori Showroom Londra

“Devo dire – conclude Gabriele Salvatori – che tutti gli sforzi fatti in ambito AI stanno aiutando molto. E non solo lì, anche per quanto riguarda i processi interni”.
Il futuro è già iniziato.