Club House, Valle San Nicolàs, Messico
DATA SHEET

Client/Owner: Club House Valle San Nicolàs
Architects: Sordo Madaleno
Interior Design: Fernanda Patiño (director), Delfina Espina, Regina Jarque
Landscape: Jerónimo Gabayet, Concepto Q, Entorno Taller de Paisaje
Construction: Tuca Metal y Madera, Terraforma GJA (coordination)
Engineering: Marcos Hernández (coordination), José Eduardo Hernández
Structural Engineering: Metal y Madera Alba Estructural
Electric System & Special, Hidrosanitary Engineering: Imati
Lighting: Artec3
Audio e Video: Solutions Audio&Video
Author: Sanzia Milesi
Photo credits: Rafael Gamo, Rosalba Rojas, Daniela Cruz, Fernanda Ventura

Integrarsi nella natura è un obiettivo molto ambìto dai progettisti. Una scelta che però nella pratica si può tradurre in vari modi. In Messico, la declinazione preferita dallo studio di architettura Sordo Madaleno per la Club House di Valle San Nicolàs è stata quella di farsene circondare. Per sentirsene parte, una struttura perfettamente rotonda è ciò che consente di godere a 360 gradi del paesaggio. Utilizzando un sistema costruttivo in legno e materiali naturali per mimetizzarsi nell’ambiente circostante. A 150 km da Città del Messico, Valle San Nicolás è una recente urbanizzazione alla periferia della Valle de Bravo, un distretto da 70mila abitanti, almeno per la metà dipendente dal turismo della Laguna. Qui si sviluppa l’area di 385 ettari in cui sono edificati i 1.800 mq della Club House.

La sua pianta circolare poggia sul lago artificiale di 850 metri, nato per lo sci nautico e alimentato da piogge e acque che defluiscono dalle montagne (non senza polemiche tra la comunità per i 200 laghi artificiali della zona residenziale, che insieme alla siccità, vengono additati come causa della secca delle barche in Laguna). Grazie al disegno del tetto – un terzo rispetto “all’impronta” (footprint) del suo pavimento – l’acqua piovana cade direttamente nel lago e viene riutilizzata. La struttura portante è in XLAM, costruita mediante strati incrociati e incollati di legno lamellare (anche detti CLT, Cross Laminated Timber).

Brevi campate con una distribuzione radiale delle colonne ne disegnano il volume circolare e corridoi aperti permettono di muoversi per l’edificio: due anelli, uno interno e uno esterno. Muri in pietra, nascosti da telai in legno, ancorano il volume al lago. A ormeggiarlo in banchina un molo in cemento: al culmine della passerella, la piscina galleggiante con la zona prendisole. Internamente, divide in due gli spazi: a est, la zona pranzo con barbecue e cucina; a ovest, palestra e Spa con Jacuzzi esterna, bagno turco e sauna.

 Finiture interne in legno, tetto in quercia rossa americana, terrazza in Kebony (legno duro ad alte prestazioni trasformato su brevetto norvegese da un processo chimico con alcol furfurilico). Da un lato, la montagna. Dall’altro, il lago. Due ordini naturali che convergono, si uniscono e dialogano tra loro. E a incontrarsi, riunirsi, comunicare – con la natura e tra loro – sono anche i fruitori della struttura. Una Club House in cui montagna e lago sono in relazione. L’uomo e la natura sono in comunione. E gli uomini socializzano.