Mentre aziende come Amazon annunciano il ritorno completo in ufficio, il suo CEO, Andy Jassy, ha infatti annunciato in una lunga lettera che l’inizio del 2025 segnerà il rientro in sede di tutti i dipendenti per cinque giorni su cinque, Monica Tricario, co-fondatrice di Piuarch, condivide approfondimenti su come creare ambienti di lavoro collaborativi e attenti all’ambiente, capaci di rispondere a esigenze in continua evoluzione e di promuovere connessioni comunitarie.
Monica Tricario: Affrontare un ritorno in ufficio su vasta scala rappresenta una sfida complessa ma stimolante per la progettazione degli spazi ufficio. Il lavoro in presenza, rispetto alla modalità da remoto, apporta vantaggi tangibili dal punto di vista sociale e relazionale. Favorisce la socialità, crea un senso di appartenenza e contribuisce a costruire comunità lavorative più coese. Non possiamo però trascurare l’impatto ambientale di questo cambiamento, in particolare per quanto riguarda le emissioni di CO2. La sfida sarà creare ambienti di lavoro che non solo siano efficienti e confortevoli, ma che incoraggino anche modalità di trasporto sostenibili. Dobbiamo ripensare gli spazi per far fronte a una nuova normalità, bilanciando la necessità di collaborazione in persona con un’impronta ecologica ridotta.
Come definireste la vostra filosofia complessiva di progettazione degli uffici?
La nostra visione si focalizza sulla creazione di ambienti che stimolino l’innovazione attraverso la socializzazione. Vogliamo progettare spazi che siano più di semplici luoghi di lavoro. Puntiamo a concepire uffici dove la funzionalità si intreccia con spazi pensati per l’interazione e lo scambio di idee. È importante che gli spazi comuni non siano solo percepiti come aree di passaggio, ma diventino veri catalizzatori per il dialogo e la creatività. Integriamo la flessibilità, permettendo all’ambiente di adattarsi alle esigenze in continuo cambiamento dei lavoratori.
Potrebbe darci qualche esempio concreto di questa filosofia nei vostri progetti?
Un progetto che incarna pienamente la nostra filosofia è quello dello Human Technopole. In questo caso, abbiamo concepito un complesso innovativo che va oltre la semplice funzione lavorativa. L’edificio è progettato per integrare laboratori e uffici con ampi spazi aperti e verdi, creando un ambiente che stimola naturalmente interazioni spontanee tra i lavoratori e promuove il benessere generale. L’idea è quella di abbattere le barriere tra natura e spazio costruito, creando un’armonia che arricchisce l’esperienza lavorativa quotidiana. Gli spazi verdi non solo offrono una piacevole pausa dal lavoro, ma favoriscono anche momenti di incontro informali, che sono cruciali per lo scambio di idee e la creazione di nuove connessioni.
La progettazione si è concentrata su un’integrazione armoniosa con l’ambiente esterno, non solo a beneficio dei lavoratori all’interno dell’edificio ma anche per rafforzare il suo legame con la comunità circostante. Le aree pubbliche e i percorsi pedonali intorno al complesso sono stati concepiti per incoraggiare il flusso tra l’interno e l’esterno, invitando la comunità a sentirsi parte di questo ecosistema innovativo.
Un altro esempio significativo della nostra filosofia di progettazione è il progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Bicocca. Qui, abbiamo preso un edificio esistente e lo abbiamo trasformato radicalmente per aprirlo al contesto locale. Questo non è solo un miglioramento estetico; è un intervento che favorisce un dialogo continuo tra chi lavora all’interno dell’edificio e il quartiere stesso. Abbiamo creato spazi comuni accessibili, che invitano sia i dipendenti che i residenti locali a interagire, rompendo la monotonia dei vecchi edifici chiusi e trasformandoli in poli di attività.
La corte dell’edificio, ad esempio, è stata trasformata in un giardino verde che invita le persone a ritrovarsi e a partecipare a eventi o semplicemente a godersi un momento di relax. Le facciate sono state aperte e rese più trasparenti, facilitando l’interazione visiva e il contatto tra l’interno e l’esterno. Questo approccio ha reso il luogo di lavoro un centro vitale per la vita lavorativa e la socialità del quartiere, integrando le attività lavorative con quelle comunitarie e creando un circuito vitale di interazione e scambio che arricchisce tutti coloro che vi partecipano.
Come integrate l’aspetto della sostenibilità sociale nei vostri progetti?
La sostenibilità è centrale nella nostra filosofia progettuale, con una particolare attenzione al ciclo di vita degli edifici. Pianifichiamo ogni fase, dall’ideazione alla costruzione fino alla gestione e alla futura riqualificazione, per minimizzare l’impronta di carbonio adottando strategie innovative ed efficaci.
Durante la progettazione, utilizziamo soluzioni che massimizzano l’efficienza energetica, come tecnologie avanzate per il controllo climatico interno, energie rinnovabili e sistemi per il riutilizzo dell’acqua piovana. Queste misure migliorano l’efficienza e supportano la sostenibilità a lungo termine. La scelta dei materiali gioca un ruolo cruciale nel ridurre l’impatto ambientale. Optiamo per materiali durevoli, riciclabili e a basso impatto ambientale, sostenendo le economie locali. Materiali innovativi aiutano nell’isolamento termico e acustico, migliorando il comfort senza sacrificare l’efficienza.
Nei processi di costruzione e manutenzione, riduciamo i rifiuti e favoriamo il riciclo, scegliendo metodi meno invasivi per l’ambiente, come il controllo delle polveri e del rumore. Inoltre, vediamo la rigenerazione di edifici esistenti come un’opportunità per ridurre l’uso di nuove risorse e abbassare l’impatto della demolizione e ricostruzione. Questo approccio assicura che i nostri progetti siano sostenibili e adattabili alle future esigenze.
Nel contesto attuale, come è cambiata la vostra concezione degli spazi ufficio?
La pandemia ha sfidato le concezioni tradizionali dello spazio lavorativo, spingendoci a ridefinire cosa significa realmente progettare un ufficio. Se da una parte la funzionalità è un aspetto immutabile, ora ci rendiamo conto che gli spazi devono offrire flessibilità e rispondere a nuove dinamiche di lavoro. Abbiamo visto come sia essenziale che gli spazi favoriscano interazioni sociali che altrimenti potrebbero essere trascurate in un ambiente remoto. Progettiamo uffici che possano adattarsi facilmente a nuove modalità di lavoro, sostenendo il benessere e rispondendo alle sfide energetiche.
Quali tendenze emergenti vedete nel design degli uffici, e come vi preparate per il futuro del lavoro?
Nel design degli uffici, il focus è sempre più spostato verso il benessere del lavoratore. Materiali sostenibili, tecnologie all’avanguardia e spazi ibridi sono elementi chiave per il futuro del lavoro. Le aziende devono privilegiare ambienti che favoriscano l’innovazione sociale, permettendo alle persone di sentirsi parte di una comunità dinamica e supportiva. Con il ritorno negli uffici, l’enfasi sarà su spazi che siano operativamente efficienti ma che coltivino anche un senso di appartenenza e collaborazione. Continuiamo a esplorare queste evoluzioni per proporre soluzioni progettuali che rispondano a esigenze lavorative diversificate e in evoluzione, mantenendo l’equilibrio tra lavoro e benessere personale.