DATA SHEET
Committente: Capo Faro
Hotel operator: Relais & Châteaux
Architecture, interior design and landscape design: MAB Arquitectura
Main contractor: Vitruvio + Impresa Di Pane Costruzioni
MicroMuseo della Malvasia installation: Studio Forward Furnishings: in muratura e legno su misura
Photo credits: Alberto Moncada, Tasca D’Almerita; Tarantino
Sei suite riconnettono un luogo alla sua memoria. Da tempo abbandonati, gli alloggi del guardiano del faro di Salina sono stati oggetto di restauro e riqualificazione, insieme all’area paesaggistica circostante. MAB Arquitectura ha curato il recupero conservativo di questo complesso storico ottocentesco, con il faro ancora in attività, che svetta su un promontorio a strapiombo sul mare.
Poco distante dall’adiacente Capofaro Locanda & Malvasia, antico vigneto trasformato in wine resort, oggi collezione Relais & Châeaux, di cui è ora la naturale estensione. Essenzialità e sobrietà dominano, definendo un concetto di ospitalità colta e non artefatta. Fatti salvi elementi peculiari della tradizione eoliana, come le volte, i conci di tufo deteriorati dalle intemperie e dalla salsedine, cornici, soglie e facciata con intonaco a calce, anche gli interni sono un rispettoso richiamo al carattere funzionale dell’isola.
Restaurata la scala a spirale che conduceva alla lanterna, compaiono materiali locali – pavimenti in microcemento, lavabi in pietra calcarea, cementine artigianali realizzate manualmente da una storica azienda di Santa Flavia su disegno degli architetti -, e arredi in muratura e legno su misura. La palette cromatica porta all’interno ciò che è fuori: i toni caldi della terra – marrone, sabbia, bianco, beige – accanto al blu del mare.
Raccontano gli architetti: “Trovandoci davanti a una natura così potente e a un luogo così ricco di suggestioni, negli interni abbiamo agito seguendo una poetica della sottrazione: abbiamo disegnato ogni dettaglio, con grande cura ma senza aggiungere orpelli, per definire in ogni ambiente un’eleganza e un’essenzialità che restituisse l’idea di un lusso raffinato e sobrio: quello del tempo che passa lento nella bellezza delle cose semplici”.
Le suite da 30 e 50 metri quadrati sono dotate di giardino privato e ingresso indipendente, mentre la più grande, da 80 metri quadrati, al centro del complesso, si estende su due livelli ed è caratterizzata da un affaccio doppio e da una terrazza panoramica con vista su mare, vigneti, orti e giardini. Anche per l’area paesaggistica, gli architetti hanno scelto di valorizzare il genius loci con muretti a secco, vialetti in brecciolino vulcanico locale, cannicciati.
E con la creazione di un piccolo museo botanico diffuso piantumato con le principali essenze della macchia mediterranea e delle specie autoctone. L’intervento di recupero di Capofaro si inserisce nel progetto Valore Paese Italia Fari, piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico promosso da Difesa Servizi S.p.A. e Agenzia del Demanio.