Situato nella zona Nord-est della città, l’intervento di rigenerazione illustrato nel bando dell’Agenzia del Demanio ha come obiettivo l’integrazione dell’area con il tessuto urbano della città di Torino e con la zona del fronte fluviale, mirando a trasformare l’area in un centro multifunzionale.

Ben 41 gli studi di architettura che hanno partecipato al concorso, focalizzando le loro proposte sui temi fondamentali della sostenibilità, inclusione e valorizzazione del patrimonio. Tra tutte, si è distinta la proposta della cordata guidata da Eutropia Architettura di Firenze, che ha coinvolto Pininfarina Architecture per garantire un intervento coerente sul territorio torinese.

Il progetto si ispira alle forme del fiume Po e all’architettura cittadina, reinterpretando gli edifici industriali della Manifattura e armonizzandoli con l’ambiente storico e culturale. I nuovi spazi si sviluppano lungo i binari ferroviari recuperati, connettendo piazze e giardini per la comunità. La resilienza sociale ed economica è un valore fondamentale di questa trasformazione urbana, come evidenziato da Luca Barontini di Eutropia Architettura e Giovanni De Niederhäusern di Pininfarina Architecture.


È interessante notare come i volumi progettati da Pininfarina con il team di lavoro sono diversi rispetto a quanto richiesto dal bando: mentre il bando prevedeva, infatti, lo sviluppo di un unico corpo orizzontale, Pininfarina ha diviso e ruotato gli edifici. «L’obiettivo era arricchire gli assi di comunicazione fisica, restituendo un collegamento che precedentemente non esisteva, assicurando comunque una soluzione integrata e coerente», afferma Marco Becucci, Project Design Manager Pininfarina Architecture. «Abbiamo voluto riconnettere quest’area, trasformandola in un ponte simbolico e fisico, che avvicinasse le diverse zone urbane». Lo spazio tra gli edifici, concepito come una piazza urbana aperta, crea un ambiente integrato che promuove la coesione sociale e culturale, collegando gli elementi del territorio esistenti.

Il risultato è una struttura che si presta a diverse funzioni, mantenendo un elevato standard di efficienza, in cui ha un ruolo centrale il Polo Archivistico e Culturale, che ospiterà sale di consultazione e un centro studi, mentre le vecchie strutture industriali accoglieranno un Polo Universitario con residenze e servizi per studenti. Il progetto ha l’ambizione di creare un sistema aperto e inclusivo, che non solo arricchisce l’area con attività artistiche ma che ispira anche un impatto economico-sociale positivo, promuovendo la rigenerazione urbana.

La progettazione dei nuovi complessi degli Archivi, realizzati con una struttura leggera e modulare che evoca le forme industriali dell’area, si distingue per un design innovativo che facilita la costruzione sostenibile con assemblaggio off-site. «L’approccio tecnologico e innovativo di Design for Manufacturing and Off-Site Construction permette di gestire la complessità, ottimizzando i processi di progettazione e realizzazione», continua Becucci. Ampiamente utilizzato da Pininfarina soprattutto nei grandi progetti, questo metodo ha dimostrato la sua validità nella fase di design e produzione su scala industriale e viene applicato sempre più spesso nell’architettura industriale.


Anche se la data di completamento del progetto non è ancora certa, è evidente che abbiamo un urgente bisogno di iniziative di questo tipo. Questi progetti catalizzano la vita sociale ed economica delle città, offrendo una varietà di servizi aperti al pubblico per sport e intrattenimento, promuovendo il benessere e la coesione sociale.
Credits:
Lead Group: Eutropia Architettura
Masterplan and Concept Design: Eutropia Architettura, Pininfarina Architecture, Weber Architects
Design for Sustainability: Weber Architects
Landscape Design: Paisà Landscape
Structural Design: Aei Progetti
MEP Design: MCM ingegneria, LESS Urban, Economic, and Social Analysis: Area Proxima
Geologist: Davide Bolognini
Conservation and Restoration: Arch. Enrico Toniato, Arch. Verdiana Peron, Arch. Giorgio Danesi, Arch. Alberto Zanella
Young Professional: Arch. Vittorio Bonelli, Arch. Gloria Morichi
Communication: Pressentosa HUB
Render: PF Visual Department, Eutropia Architettura, QuattroTerzi






