Quattro giorni (11-13 ottobre), oltre cento espositori, tante location interessate (l’Archivio di Stato di Napoli, sede centrale, ma anche il Teatro San Carlo, il Real Museo Mineralogico, il Palazzo Reale e altre ancora): EDIT Napoli inaugura domani la sua sesta edizione, forte di un’identità – quella di spazio privilegiato dove mostrare design d’autore, sostenibile e di qualità – che ne ha fatto un appuntamento dai numeri in crescita. Oltre che momento d’incontro importante per tutta la comunità del progetto.


Uno dei punti forti della manifestazione è il saper mettere in dialogo architetture storiche – l’Archivio ha sede in un antico monastero, ingrandito più volte nel corso dei secoli – e design contemporaneo. Per questa edizione, l’allestimento del primo atrio è affidato alla designer Sara Mondaini insieme alla collega tedesca Lilo Klinkenberg, che ha realizzato il concept per le aree verdi.

Una presenza di rilievo sarà quella spagnola, grazie al bando España Diseño Mediterráneo, realizzato in collaborazione con l’Instituto Cervantes de Nápoles, e al designer Tomás Alía che ha selezionato cinque giovani talenti.

Una giuria composta da designer ed esperti conferirà il premio per il miglior progetto inedito; i vincitori saranno invitati a partecipare gratuitamente a EDIT Napoli 2025 e, grazie alla partnership con Labò Cultural Project, avranno la possibilità di esporre durante la Milano Design Week 2025.


Uno dei fiori all’occhiello della manifestazione è la serie di iniziative che coinvolgono luoghi storici della città, mettendoli in dialogo con la progettualità contemporanea. Per questa edizione: Abet Laminati alla Sede Sussidiaria dell’Archivio di Stato, Kengo Kuma/Alcantara al Teatro San Carlo, Allegra Hicks all’Ipogeo dei Cristallini, Alpi Wood al Real Museo Mineralogico, Cassina al Palazzo Reale, Incalmi/Caterina Roppo al Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, THiRTYONE Design + Management al Museo Civico Gaetano Filangieri.