Fondato a Roma da Chiara Pellicano ed Edoardo Giammarioli, Millim Studio progetta nuove visioni in cui forma, materia e contenuto si uniscono per creare un punto di vista unico. Il loro design si concentra sui materiali, il recupero di scarti e i principi del design sostenibile.
Lo studio opera nei settori della consulenza creativa, della direzione artistica, del product e del collectible design e si impegna nello sviluppo di progetti originali che stabiliscano connessioni tra cultura, arte, design e comunicazione.
Un esempio di questo approccio è Merge, un progetto che rivalorizza gli scarti del marmo, anche chiamati ritagli, abbinati all’alluminio, riciclabile al 100%. Il side table è progettato per essere facilmente smontato, promuovendo una nuova vita per i componenti o uno smaltimento responsabile. Realizzato a mano in Italia, in questa ricerca i materiali rendono omaggio alla storia, mostrano le proprie caratteristiche e diventano nuove risorse.
Nel caso della scultura/libreria CO Series 01, gli scarti sono quelli del progetto Cutout, una ricerca estetica su forme metalliche ritagliate da altri progetti. Le geometrie variabili e irregolari, dovute alle lavorazioni precedenti, danno il segno ad ogni nuovo pezzo. Ai 5 vasi e 4 coffee e side table realizzati per Cutout si aggiunge CO Series 01, una scultura contemporanea che diventa una libreria a più mensole.
Presentata per la galleria Label201, nella serie Metalique è la lavorazione al tornio manuale che diventa elemento e strumento di narrazione. I prodotti della collezione – un tavolino da caffè, un side table e un tavolo basso – si caratterizzano per un’assoluta unicità poiché frutto del lavoro manuale e di processi non del tutto controllati. Le gambe tornite appaiono ferme e dinamiche al tempo stesso, grazie al piano orizzontale in contrasto con le forme libere dei supporti torniti.
Marbelicious invece è l’espressione della ricerca ed equilibrio di contrasti: porzioni sinuose e irregolari di marmo si compongono nella costruzione di sistemi d’arredo sempre diversi. Il marmo diventa quindi espressione di fluidità e movimento: una singola lastra tagliata e scomposta assume forme arrotondate e sinuose per costruire due modelli di panchina e due librerie. Anche in questo caso il materiale è lavorato a mano e ogni elemento è diverso dal precedente.