Mentre sta per chiudere i battenti l’imperdibile rassegna monografica dedicata a Armando Testa (17 opere esposte a Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna fino al 15 settembre) Venezia, grazie alla fortunata coincidenza della Biennale d’Arte e Homo Faber, ha un’offerta di mostre infinita.
Al Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo (Santa Croce 1992), fino al 24 settembre si può ammirare “L’Albero della vita” di Carla Tolomeo. L’installazione, in ferro, legno e tessuto, è composta da ottocento pezzi creati a mano dall’artista e designer italiana adoperando stoffe, passamanerie, sete e cotoni, lampassi e broccati che appartengono alla grande tradizione dell’artigianato tessile veneziano.
A Ca’ Corner della Regina (Santa Croce 2215), Fondazione Prada presenta “Monte di pietà”, un progetto dell’artista Christoph Büchel immersivo che ricostruisce un banco dei pegni in fallimento basato sull’originale del Monte di Pietà di Venezia. Büchel indaga il concetto di debito come radice della società umana e veicolo primario con cui è esercitato il potere politico e culturale. Tra gli oggetti impegnati, anche varie opere tra cui “Heinz Kosher Dill Pickles Jar with Alarm” di Andy Warhol (1974).
Fino al 3 novembre, presso l’Avani Rio Novo Venice Hotel (Calle Larga Ragusei 3489/E-C) si può scoprire l’attività di Endless, uno dei più noti e apprezzati street artist della scena internazionale nell’esposizione “Endless Venezia”, a cura di Cris Contini Contemporary, celebre Galleria con sede a Londra nel cuore di Notting Hill. Le opere dell’artista riflettono osservazioni imparziali sulla realtà circostante, esplorando il rapporto dell’uomo con la moda, la pubblicità, il consumismo e il culto dei marchi e delle celebrità. Dal 2021 l’autoritratto dell’artista con Gilbert & George si trova alle Gallerie degli Uffizi.
Sempre fino al 24 novembre, presso le Procuratie Vecchie (piazza San Marco 105), recentemente restaurate da David Chipperfield, il centro internazionale unico di scultura moderna e contemporanea Yorkshire Sculpture Park presenta “Robert Indiana: The Sweet Mystery”. Figura preminente dell’arte americana, Robert Indiana (1928-2018) è celebre per la serie iconica LOVE. La sua arte affronta rilevanti questioni sociali e politiche attraverso profondi riferimenti storici, letterari e biografici.
Per finire, sull’Isola di San Giorgio Maggiore si rinnova l’appuntamento con Le Stanze del vetro, progetto di Fondazione Giorgio Cini onlus e Pentagram Stiftung. Il nuovo capitolo si intitola “1912-1930 Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia”. La mostra è dedicata alla presenza del vetro muranese alla manifestazione veneziana prendendo in esame l’arco cronologico tra il 1912 e il 1930, attraverso un’accurata selezione di 135 opere, molte delle quali di grande rarità. Fino al 24 novembre.