Cosa scegliere di vedere in questi giorni nella Serenissima è davvero un’impresa ardua. Mentre il 9 settembre si concluderà l’80° Mostra internazionale d’arte cinematografica ed è in corso, fino al 24 novembre, la 60° Biennale Arte, per tutto il mese si tengono gli eventi di Homo Faber, il festival che dall’1 al 30 celebra l’arte dell’artigianato, e dal 14 al 22 avrà luogo l’8° edizione di The Venice Glass Week, manifestazione internazionale dedicata alla promozione dell’arte del vetro.
Perdersi tra le calli della città è già di per sé un’esperienza artistica, ma tra aperture di nuovi spazi, inaugurazioni di location in palazzi signorili, mostre ed eventi, ecco una selezione delle iniziative più sorprendenti.
Quest’anno Homo Faber si intitola “The Journey of Life”: alla Fondazione Giorgio Cini sono in mostra centinai di opere realizzate a mano. Inoltre, con Homo Faber in Città, oltre 70 atelier di Venezia e delle isole della Giudecca, Murano e Burano aprono gratuitamente le porte ai visitatori (l’elenco su homofaber.com/it/in-citta).
Tra gli splendidi palazzi signorili, Palazzo Diedo (Cannareggio, Fermata vaporetto Ca D’Oro), il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea aperto ad aprile, il più grande a Venezia nell’ultimo decennio, ospita la mostra Janus, e due progetti speciali presentati in collaborazione con The Kitchen di New York e con la Polaroid Foundation tra cui una personale di Rhea Dillon (nata nel 1996) in cui l’artista e scrittrice londinese esamina i modi in cui la Blackness è concettualizzata nella pratica estetica e teorica.
Merita una visita il gotico Palazzo Soranzo Van Axel edificato nel 1473 (Fondamenta Van Axel o de le Erbe, Cannareggio), attuale sede del top store di Bottega Veneta e della mostra dell’artista pakistana Shahzia Sikander con il suo sguardo transnazionale, Collective Behavior. Allestita al secondo piano nobile del Palazzo, occupa otto sale di ricevimento per una superficie totale di 500 metri quadrati (fino al 20 ottobre). Completa l’esposizione una scultura monumentale collocata al piano terra, nel cortile principale del palazzo.
In Dorsoduro, a pochi passi dalle Gallerie dell’Accademia, presso Palazzo Contarini Polignac, l’artista e designer Coralla Maiuri apre un temporary store dove, fino a fine anno, accanto ai classici della collezione Tableware, saranno in vendita le novità 2024, tra cui la collezione Murrine, che si ispira proprio ai vetri veneziani.
A Campo San Polo, all’interno dell’edificio di origini trecentesche , la nuova galleria Tommaso Calabro presenta Matta, mostra dedicata a Roberto Matta (Santiago del Cile, 1911 – Civitavecchia, 2002), uno degli artisti più visionari del ventesimo secolo definito da Marcel Duchamp “il pittore più profondo della sua generazione”.
A Mestre, M9 ospita fino al 12 gennaio 2025 Burtynsky: Extraction/Abstraction, in anteprima italiana. Dopo il successo mondiale della mostra Anthropocene, il fotografo continua la sua indagine sull’impatto dell’azione umana sul pianeta.
Alla Giudecca, la Fortuny Palazzina, sede di una tessitura fondata dall’artista e inventore spagnolo Mariano Fortuny y Madrazo nel 1921, l’ultima ancora attiva sull’isola, ospita dal 14 settembre la collezione di vetri di Chahan Minassian, rinomato interior designer e gallerista. Nella stanza degli specchi al secondo piano della Palazzina, sarà presente anche un’esposizione di Marcantonio Brandolini d’Adda, artista e designer la cui pratica scultorea ha al centro la lavorazione del vetro.
Sull’isola di Murano, presso la storica fornace Orsoni Venezia 1888, a pochi passi dal ghetto ebraico, si trova la Biblioteca del colore: circa 5000 piastre di vetro colorato, catalogate in più di 3500 tonalità, una vera mecca per mosaicisti, designer e artisti.
Al Museo del merletto di Burano si tiene fino all’8 gennaio 2025 la quarta edizione della Biennale del merletto, rassegna internazionale di eventi, incontri e convegni per raccontare, trasmettere, vivere, celebrare l’arte dell’isola veneziana e la sua eredità. La mostra Fragile Stories delle artiste Mandy Bonnell e Déirdre Kelly rende omaggio a quella straordinaria arte con delicate opere contemporanee in carte pregiate e mappe geografiche.
Infine, su inziativa del MuVe, Fondazione Musei Civici Venezia, la città offre quattro occasioni di aperitivo in location speciali, le caffetterie all’interno dei musei alle quali si accede senza costo del biglietto: quella di Museo Correr con vista su Piazza San Marco e le due con plateatico su Canal Grande, Ca’ Rezzonico, che ha anche un giardino pubblico, e Ca’ Pesaro. Fino a ottobre.