.Wonder Book by IFDM è una pubblicazione che esce quattro volte l’anno ed è dedicata a progetti di interior design e architettura da tutto il mondo. Il numero di settembre, in uscita adesso, ha un tema conduttore, quello dell’acqua, raccontato attraverso progetti diversi ma accomunati dal rapporto con questo elemento. Dalle ville e i resort sul mare alle marine agli yacht.
Una storia d’acqua e di progetti
di Ruben Modigliani – Editor-in-Chief
C’è una foto, in questo nuovo volume della serie dei .Wonder Book, che trovo particolarmente piena di senso: è quella dell’installazione pensata dall’artista Jef Meyer per la Triennale 2024 di Beaufort, località sulla costa belga. Una microarchitettura sulla spiaggia, una torre su cui arrampicarsi per guardare il mare. Racconta un concetto, quello di “orizzonte”, che è geografico ma anche filosofico; perché rappresenta l’idea di limite, di luogo lontano e sconosciuto ma in qualche modo parte di noi.
È il filo di pensiero che attraversa tutte le pagine che state sfogliando, un viaggio che esplora i tanti modi che abbiamo di vivere il mondo dell’acqua, elemento da cui veniamo e di cui siamo fatti. I progetti che abbiamo selezionato danno tutti forma a questo sentimento, in una grandissima varietà di linguaggi: il minimalismo arcaico di una casa a Creta, il lusso legato alla sostenibilità di un resort sul Mar Rosso, i contenuti tecnologici e la definizione di una nuova idea di viaggio negli yacht di ultima generazione, settore che vive un momento di grande dinamismo e che vede coinvolti sempre di più grandi studi di architettura e di design. Infinite sfaccettature di uno degli istinti che più ci caratterizza, quello di costruire, posto in dialogo con l’elemento più antico. Il viaggio continua.
L’avventura del progettare
di Alessandra Bergamini – Deputy Editor of .Wonder Book
Come ogni architetto sostiene, il viaggiare è una esigenza irrinunciabile del fare architettura. Credo tuttavia si possa sostenere anche che proprio il progettare una architettura, o più in generale un paesaggio (-scapes) che sia cityscape, landscape, naturescape, waterscape, equivale a intraprendere un’avventura, un imprescindibile viaggio di esplorazione di un contesto, molto vicino o molto lontano, che è sempre il risultato di un complesso mix di storia, cultura, natura, esperienze. Esplorazione che diventa necessaria per poter proiettare sul luogo una visione e amplificarne il valore e le potenzialità. Come affermano Stéphanie Ledoux e Reda Amalou dello studio parigino AW2 nella loro intervista: “architectural expression is also part of where we are. And this is true especially in hospitality when people travel to understand other cultures. Giving meaning to buildings by anchoring them to the place where they’ve been designed and built, this is really critical to works of architecture”.
E come confermano i progetti selezionati per questo .Wonder Book Fall 2024. Da quelli che immaginano nuovi blue-green urbanscape, come il Klaksvik Row Club nelle isole Fær Øer, il Pier 57 sul waterfront di Manhattan, la Port of Montreal Tower, il Quality Hotel Richard With nell’arcipelago norvegese di Vesterålen, l’Aquapark di Kyjov nella Repubblica Ceca, a quelli che aspirano ad assorbire/farsi assorbire dal paesaggio e dalla natura circostante, come la Spa Atmosphere nelle Alpi austriache, la Carbon Beach House di Malibu, la messicana Clubhouse San Nicolas, o il St Regis Red Sea Resort. Altri progetti si insediano in isole dalla geografia mediterranea come la villa O Lofos a Creta o il retreat Capofaro Locanda & Malvasia realizzato in un faro in disuso a Salina.
Oppure sono essi stessi isole naviganti, come gli yacht a motore o a vela di Azimut, Mangusta, Pershing, Tankoa, Tecnomar, Sunreef, Swan, o la nave da crociera Explora Journey. Pronte per un viaggio di esplorazione fra natura e cultura, per cogliere opportunità di nuova conoscenza ed esperienza.