L’Istituto Inhotim di Brumadinho (Minas Gerais), a soli 60 km da Belo Horizonte, è un museo brasiliano d’arte contemporanea. È uno dei più grandi centri d’arte all’aperto del mondo, con 23 padiglioni progettati da architetti brasiliani tra cui Arquitetos Associados, Rodrigo Cerviño Lopez/Tacoa Arquitetos e Rizoma. È stato fondato dall’ex magnate minerario Bernardo Paz nel 2004 per ospitare la sua collezione d’arte personale e aperto al pubblico un paio di anni dopo.
La Fattoria di Celle a Santomato (Pistoia) nasce da un’iniziativa dell’imprenditore e collezionista Giuliano Gori. Si tratta di una fattoria (funzionante) con un vasto giardino all’inglese collocato sul retro della villa padronale e ricco di piccole architetture. In questo contesto a partire dal 1982 sono state collocate più di 50 opere di artisti contemporanei, ideate appositamente.
Château La Coste, inaugurato nel 2011 in Provenza, è uno sculpture park, una destinazione artistica e un’azienda vinicola biologica. La proprietà comprende Villa La Coste, un hotel di lusso, ristoranti e un parco che ospita opere d’arte e architettura di Tadao Ando, Kengo Kuma, Oscar Niemeyer, Jean Nouvel, Renzo Piano, Richard Rogers (la Drawing Gallery è l’ultimo progetto che ha realizzato in vita) e molti altri. Proprietario della tenuta è il magnate irlandese Paddy McKillen.
La sede dell’UNESCO, a Parigi, è stata inaugurata nel 1958 ed è una sorta di antologia di architettura moderna, frutto della collaborazione tra diversi progettisti simbolo del XX secolo come Bernard Zehrfuss, Marcel Breuer e Pier Luigi Nervi. Il giardino ospita numerosi lavori di grandi artisti (come Pablo Picasso o Henry Moore) ma anche piccole architetture come il padiglione di meditazione di Tadao Ando.
Aperta nel 2014 da Hauser & Wirth, una delle più autorevoli gallerie di arte contemporanea a livello mondiale, Hauser & Wirth Somerset – in una ex fattoria di Bruton, Gran Bretagna – ospita un programma di mostre d’arte, eventi, attività didattiche e residenze per artisti. Piet Oudolf, paesaggista olandese di fama internazionale (uno dei suoi progetti più famosi è la High Line a Manhattan), ha progettato lo schema paesaggistico dell’intero sito, compreso Oudolf Field, un grande prato perenne situato dietro gli edifici della galleria. In cima all’Oudolf Field si trova il Padiglione Radić. Progettato dall’architetto cileno Smiljan Radić, è stato installato nel marzo 2015.