DATA SHEET
Owner: Famiglia Faller
Architecture and Interior design: Vudafieri Saverino Partners
Lighting design: Studio Amort
Progetto strutturale: Kauer Seehauser
Progetto acustico: Nira Consulting
Furnishings: Pedrali, Saba Italia, Vitra, Wittmann, La Cividina, Tacchini, Molteni, Minotti, Monitillo, Carpet Edition
Curatela allestimento arte contemporanea: Stefanie Prieth
Curatela allestimenti arte antica: Rose Bourdon
Photo credits: Paolo Valentini
È un delicato lavoro di mediazione tra antico e nuovo quello svolto da Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri che, a Bressanone, hanno convertito la residenza aristocratica Lasserhaus del XV secolo in un Art Hotel quattro stelle superior. Una trasformazione che ha visto riservare gli ultimi due piani ad abitazione privata per la famiglia Faller, da oltre 40 anni proprietaria dell’edificio. «Non si trattava solo di restaurare un palazzo completamente vincolato dalla Soprintendenza», raccontano gli architetti, «ma di dargli una nuova vita e renderlo un punto di interesse per la cittadinanza. Anche attraverso l’arte, integrando la preziosa collezione di famiglia di pittura classica con nuove opere contemporanee.



Il nostro progetto non dimentica l’anima tradizionale del palazzo quattrocentesco, ma con rispetto e un po’ sottovoce, dialoga con essa e l’arricchisce con linguaggi e materiali della contemporaneità. Lasserhaus diventa così un nuovo, piccolo ma importante, tassello della vita urbana della città e della sua propensione all’ospitalità». Materiali naturali come il legno di larice e faggio, l’ottone, che scalda e impreziosisce i dettagli, superfici tattili e morbide cambiano il volto degli spazi, specie nelle camere, che pur mantengono visibili i tratti dell’epoca. Con un gioco di texture che dona tridimensionalità ai rivestimenti.


La maggior parte degli elementi d’arredo è realizzata su disegno degli architetti: le armadiature, i pannelli divisori, le testiere dei letti in velluto con bacchette di larice spazzolato, le scrivanie, fino alle boiserie minimali ed eleganti posizionate dietro ai letti e realizzate con listellature in legno. Qua e là, alcuni complementi d’arredo sono stati recuperati, come le sedie restaurate tipiche della tradizione tirolese. Una palette cromatica studiata con cura si ispira ai boschi autunnali e alla montagna.
Compaiono così il verde del laminato lucido, i toni del marrone declinati nel rosso del larice spazzolato, o quelli più caldi e scuri del larice bruciato. Nuance che contribuiscono a creare un’atmosfera raccolta, con la complicità dell’illuminazione basata su una luce soffusa e delicata proveniente da lampade a terra e a parete. Gli interventi diffusi di cinque artisti contemporanei contribuiscono alla narrazione dell’operazione di rinnovamento, unendosi alla collezione della famiglia Faller, composta da oltre 100 opere che spaziano dal 1600 a metà ‘900.


