Pavilion V by Kettal, design Vincent Van Duysen

Segue la tendenza più recente del mondo progettuale dedicato all’outdoor l’ultima proposta di Kettal, Pavilion V, firmata al Vincent Van Duysen: quella di creare continuità tra spazi indoor e outdoor accentuando la connessione tra le persone e l’ambiente circostante. Azienda situata a pochi chilometri da Barcellona e specializzat nell’arredo outdoor, Kettal vanta collaborazioni con progettisti illustri come Patricia Urquiola, i fratelli Bouroullec, Doshi Levien, Jasper Morrison e Rodolfo Dordoni.

Se con Pavilion H, l’attenzione è stata quella di trasformare il padiglione in una casa intelligente, controllabile a chilometri di distanza o dal divano tramite il telefono cellulare tramite l’app Kode, con Pavilion V il concept si accentra sulla creazione di uno spazio ecosostenibile, libero e componibile che possa rispondere alle più diverse esigenze di vita, sia in ambito casalingo sia contract.

Per questo progetto, l’architetto belga si è ispirato al modernismo statunitense degli anni cinquanta, che compendiava una tendenza di pensiero più industriale rispetto al passato, basata su nuove tecnologie costruttive e sul principio del funzionalismo. Il primo passo dell’ideazione è stato quindi pensare a una pianta aperta e multifunzionale per spazi flessibili, adattabili e facilmente modificabili.

L’armonia tra chi abita il Pavilion V e tutto quello che lo circonda è ricercata attraverso due elementi principali: il pavimento libero e l’uso intelligente della luce. La struttura è costituita da telai a portale in alluminio posti ogni 2 metri e disposti in senso longitudinale, che sorreggono una copertura a sbalzo isolante e permettono la modularità della costruzione. Le colonne laterali del progetto incorniciano e filtrano la vista del giardino, permettendo il contatto visivo con l’esterno. Gli spazi liberi tra le colonne possono essere utilizzati per assemblare diversi paramenti: vetri, lamelle per regolare la luce, tende, pannelli in gres massiccio, armadi, cucina, camino, per personalizzare completamente lo spazio in base alle esigenze dell’utente.

Pavilion V pone grande attenzione all’ecosostenibilità scegliendo tecnologie verdi ovunque sia possibile: i materiali, durevoli, sono a basse emissioni di CO2, con il 75% di utilizzo di alluminio riciclato. Il padiglione è stato pensato autosufficiente nei consumi: la struttura monta pannelli solari e tetto termoisolante. Anche la ventilazione è green avvenendo dall’alto per mezzo di un tetto bioclimatico. Infine, l’intera costruzione può essere smontata, trasportata con facilità in altro luogo e riutilizzata.