Nato a La Spezia nel 1939, Pesce ha trascorso la sua vita attraversando confini geografici, vivendo a Helsinki e Parigi, prima di stabilirsi definitivamente a New York nel 1980. La sua instancabile curiosità e il suo vigore artistico lo hanno spinto a trasformare i regni dell’arte, del design e dell’architettura in oltre sei decenni. Nonostante le difficoltà di salute negli ultimi anni – come riporta la famiglia sul suo account Instagram ufficiale –, Pesce ha manifestato positività e uno spirito giocoso, lasciando un segno indelebile con i suoi cari e con tutti coloro che lo ammiravano. La scintilla creativa di Pesce continua a vivere attraverso il suo lavoro, presente nelle collezioni permanenti dei musei più prestigiosi del mondo. Ma Pesce era più di un semplice artista, Pesce era un pioniere nel pensiero che evolve. Ha coraggiosamente rifiutato il Modernismo (che vedeva come soffocante la creatività individuale), scegliendo di dare forma al presente, con l’unico desiderio di essere contemporaneo.
Lo ritroveremo a Milano durante l’imminente Design Week, nella mostra “Nice To See You” in programma alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana e nell’installazione “L’Uomo Stanco”, realizzata in collaborazione con il Comune di Milano, in Piazza San Pio XI. La mostra riunisce una trentina delle opere più recenti di Pesce, tutte completate tra il 2023 e il 2024. Scelte non solo per il loro ruolo funzionale come pezzi di design, ma anche come portatori di messaggi, questi oggetti a duplice uso ci portano a riflettere sul loro significato.
Le parole di Pesce risuonano nella mostra «Il design non è morto… Questi non sono progetti che seguono semplicemente la forma e la funzione – introducono un terzo elemento di profonda importanza: il significato. Questi pezzi sono progettati per provocare la riflessione su una serie di argomenti, dalla politica, alla socio-economia, alla religione, alla filosofia, al comportamento e all’introspezione personale». Un’altra caratteristica centrale del tributo a Pesce a Milano è l’impressionante installazione intitolata “L’Uomo Stanco”. Sviluppata in collaborazione con il Comune di Milano e esposta all’aperto in Piazza San Pio XI, l’installazione esplora l’affaticamento etico del sesso forte.
Pesce, un guerriero infaticabile, ci lascia, ma la sua influenza, come la sua arte, è in continua evoluzione, per sempre iscritta negli annali del design italiano.