Crescita, sviluppo, prospettive in divenire accompagnano la visione del futuro di Pedrali. A dispetto dei suoi 60 anni appena compiuti, l’azienda rivela una freschezza e una dinamicità singolari, con un’esperienza, un know-how e una solidità derivanti da sei decadi di attività nel design. È con questa visione che Pedrali guarda al futuro, continuando a rinnovarsi e ad ampliare la propria storia, in un inarrestabile fermento creativo e progettuale – che neppure l’headquarters di Mornico al Serio è in grado di contenere. Seguendo parallelamente questo sviluppo, la sede aziendale è dunque protagonista di un progetto di espansione, che dà vita a nuovi spazi al suo interno dove custodire e far progredire l’anima di Pedrali.
Accanto all’apertura del maestoso Pedrali Pavilion realizzato per il 60esimo anniversario, firmato Michele De Lucchi e AMDL CIRCLE, l’azienda ha così inaugurato dei nuovi uffici del suo headquarters, dal nome Pedrali Collaborative Space: un nuovo ambiente di lavoro dal carattere attuale, flessibile, confortevole, sviluppato attraverso la modulazione di un layout innovativo.

Il progetto di interior è firmato dallo studio di architettura milanese Park Associati, che già nel 2022 aveva realizzato il rinnovamento e ampliamento del ristorante aziendale. Proseguendo il medesimo concept progettuale, lo studio ha realizzato i nuovi uffici, compiuta espressione dell’idea di workspace contemporaneo che ispira Pedrali nella creazione delle sue collezioni. Armonioso, accogliente, multifunzionale, il Pedrali Collaborative Space non intende essere solo uno spazio di lavoro, ma un luogo di creatività e comunità, votato all’interazione, alla collaborazione, al benessere.

All’interno di una cornice neutra, su una superficie di 560mq e anticipata all’ingresso da una scenografica composizione luminosa con 25 lampade a sospensione Isotta di Basaglia Rota Nodari, sono disposte tre marco aree: l’ufficio contemporaneo caratterizzato da più postazioni, le sale riunioni e quelle breakout.
32 postazioni dislocate su tutta la superficie del piano definiscono l’ufficio “smart”, che vede protagonista il pratico Arki-Table adjustable Desk (con piano regolabile in altezza), accompagnato dalla seduta operativa Polar, disegnata da Jorge Pensi Design Studio.

Tre differenti meeting room ritmano lo spazio, ognuna connotata da diverse combinazioni di tavoli e sedute, ma tutte delimitate da vetrate che garantiscono privacy e al contempo una fluidità visiva, in continuità con l’ambiente circostante: alla dimensione informale e casual di Arki-table, abbinato alle poltroncine Nym Soft di CMP Design e alle poltrone Laja disegnate da Alessandro Busana, fa da contraltare l’eleganza della collezione Elinor di Claudio Bellini, nell’espressione tavolo e poltrone, Elinor low back.

Catalizzatore della convivialità, è l’area breakout, punto centrale di incontro, per una pausa di relax. Compito affidato al tavolo Toa di Robin Rizzini, leggero ed essenziale, circondato dalle sedie Nemea di CMP Design, che cede poi il passo a un angolo più raccolto ricreato attraverso la modularità confortevole del sistema Buddyhub di Busetti Garuti Redaelli.

Il Pedrali Collaborative Space si configura quindi come luogo di lavoro dove la sensazione di benessere è altamente percepita già nell’atmosfera – il color terracotta alternato alle palette neutre, le linee architetturali curve e morbide, i rivestimenti in rovere naturale – così nelle soluzioni tecniche del progetto – dall’isolamento acustico, all’efficientamento energetico. Un luogo di produttività, di scambi, di piacevolezza, dove vive la nuova quotidianità di Pedrali.

 

Photo Credits: Ottavio Tomasini