La stagione estiva e il distacco con cui ci permette di guardare all’autunno che arriverà, insieme ai primi freddi, è stata occasione per Edilkamin&Co., azienda specializzata nella produzione di sistemi a legna e a pellet, di riflettere sul tema del riscaldamento a biomassa in Italia, sulle normative, l’impatto ambientale, l’innovazione tecnologica. È evidente che il tema ambientale e quello correlato del buon uso della biomassa stia a cuore di un’azienda come Edilkamin che produce stufe, caldaie, caminetti e inserti, a legna e a pellet. Se il consumo di biomassa legnosa per il riscaldamento domestico comporta infatti numerosi vantaggi, è importante anche comprendere che un buon utilizzo della biomassa è compatibile con una gestione forestale sostenibile.
Il consumo di biomassa legnosa consente ai consumatori di controllare più direttamente le oscillazioni del prezzo del pellet rispetto a quello di altri combustibili; rappresenta una fonte di riscaldamento alternativa e/o complementare a integrazione di impianti centralizzati, consentendo un riscaldamento puntuale a zone, con vantaggi economici ed ecologici. Inoltre, incrementa la valorizzazione dell’immobile, grazie al miglioramento della classe energetica dell’abitazione (APE – Attestato di Prestazione Energetica) e permette di usufruire di incentivi eco-incentivi: dal Conto Termico (nazionale), ai Bandi Regionali di co-incentivazione. Sempre più regioni italiane, come per esempio la Campania, hanno stanziato dei fondi per coprire spese di sostituzione prodotti obsoleti che includono il rimborso tramite bonifico su C/C sia del costo per l’acquisto, sia del costo per l’installazione (solo nel 2023 la Lombardia ha stanziato 12 MIL). Infine, il consumo di biomassa legnosa garantisce la copertura aree metropolitane non metanizzate: i sistemi di riscaldamento a biomassa sono, infatti, sempre più diffusi nei centri cittadini di provincia e nelle aree non metanizzate delle grandi città.
«Le biomasse solide – legna, pellet e cippato – sono la principale fonte energetica rinnovabile italiana per il riscaldamento termico e rappresentando il 32% di tutta l’energia rinnovabile del nostro Paese», ricorda Anna Maggi, ingegnere con specializzazione in combustione di biomassa legnosa, attività formativa e partecipazione ad attività normative, «e svolgono un ruolo determinante per il raggiungimento degli obblighi indicati dal Piano Europeo di Transizione Energetica. Lo confermano i finanziamenti che i governi stanziano per incentivare l’acquisto di un prodotto a biomassa o la sostituzione di un impianto obsoleto».
«Un buon utilizzo della biomassa è compatibile con una gestione forestale sostenibile», sostiene poi Sebastian Brocco, dottorando in Scienze Ambientali, Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università Statale di Milano, con specializzazione in gestione e pianificazione forestale. «Le foreste coprono il 37% della superficie nazionale e ogni anno incrementano la loro biomassa di 37,8Mmc (INFC,2015) e i prelievi corrispondono al 40% di questo incremento». Ciò che è molto importante, per massimizzare i benefici climatici, è pianificare in modo consapevole i prelievi forestali. «Bruciare biomassa non è climaticamente neutro nel breve termine, poiché genera un temporaneo debito di carbonio», continua il ricercatore, «tuttavia, può rappresentare un vantaggio a beneficio dell’ambiente se il prelievo di legname avviene seguendo una pianificazione responsabile».
La frequenza e l’intensità dei prelievi sono quindi determinanti: è necessario che al posto dell’albero prelevato ne cresca sempre un altro, un semplice accorgimento che determina la differenza tra gestione forestale sostenibile e deforestazione. È fondamentale anche la valutazione dell’utilizzo del legno: per fini energetici si predilige l’uso degli scarti. «In Europa», conclude sostiene Sebastian Brocco, «il 49% delle biomasse energetiche proviene da scarti. Utilizzando i residui, una combustione a basso impatto ambientale è possibile e ha come vantaggio la riduzione del tempo di ripagamento del debito carbonico da parte delle foreste».