Mangiarotti ritrovato

Disegnata tra il 1953 e il 1955 da Angelo Mangiarotti, la serie Cavalletto si amplia di nuovi elementi recuperati dagli Archivi Mangiarotti e rieditati fedelmente da Agapecasa nella Mangiarotti Collection

Agapecasa, Cavalletto, design Angelo Mangiarotti

Angelo Mangiarotti ha sempre lavorato per sistemi, creando elementi modulari da assemblare liberamente e trovando il modo più efficace di unire tra loro le parti che compongono gli oggetti, mettendo a punto giunti a gravità che impressionano per la disarmante logica costruttiva con cui sono concepiti. Non fa eccezione la serie Cavalletto, disegnata tra il 1953 e il 1955 da Angelo Mangiarotti. Il progetto, che si compone di mobili completamente in legno facilmente componibili, esplora il concetto di modularità e lo traduce in un arredo funzionale capace di crescere per addizione in risposta alle esigenze d’uso.

Agapecasa, Cavalletto, design Angelo Mangiarotti
Agapecasa, Cavalletto, design Angelo Mangiarotti

Il principio costruttivo è semplice: il modulo base è un elemento a cavalletto dalla particolare forma a ‘V’ rovesciata, sovrapponibile mediante un semplice giunto a gravità, e che attraverso una particolare sezione perimetrale può accogliere, bloccandoli e trattenendoli a sé, attraverso un vero e proprio incastro a “coda di rondine, mensole e contenitori su cui possono poggiare contenitori chiusi.

Agapecasa, Cavalletto, design Angelo Mangiarotti

Oggi Agapecasa recupera dagli Archivi Mangiarotti altri componenti del sistema, tutti basati sul principio di una falegnameria a incastro che non necessita di viti e bulloneria. Il daybed si può accoppiare all’altezza del cuscino con l’elemento a tavolino che funge da comodino e piano d’appoggio. Il modulo con anta ribalta e il modulo a cassettiera, completo di tre cassetti con maniglie in legno massello, vivono sia indipendentemente che integrati con gli altri elementi. Il tavolino quadrato (80 x 80 cm) è dotato su tre lati degli elementi a “V” rovesciata ed è agganciabile attraverso questi ad un altro qualsiasi elemento della collezione Cavalletto per comporre sequenze modulari potenzialmente infinite.