La nuova vita del design

Alla scoperta della cultura del design attraverso le più affascinanti riedizioni proposte dalle aziende internazionali

HAY, Crate family
HAY, Crate family

Le riedizioni portano con sé un fascino intrinseco: sono prodotti che tornano a nuova vita, fedeli all’estetica originale (non di rado a firma dei grandi Maestri) ma aggiornati nei materiali. Abbiamo selezionato le maggiori novità sul tema, per riscoprire la cultura intramontabile del design.

Crate Collection by Hay | Gerrit Rietveld | 1943
Fu Gerrit Rietveld a idearla nel 1934, con un’ideale già “sostenibile” per l’epoca, ossia riutilizzando le casse di spedizione eccedenti in legno. Oggi l’iconica Crate Collection è stata rilanciata grazie alla collaborazione fra Rietveld Originals e HAY. Comprensiva di una poltrona lounge, una dining chair, un low table e un side table, la collezione resta fedele al design originale e alla visione del suo autore: mobili moderni, funzionali e accessibili per le masse, in armonia tra architettura e interni.

Agapecasa, Cavalletto Daybed & Contenitore
Agapecasa, Cavalletto Daybed & Contenitore

Cavalletto by Agapecasa | Bruno Morassutti | 1953
Agapecasa, il marchio creato da Agape per rieditare i progetti originali di Angelo Mangiarotti, presenta l’ampliamento del sistema Cavalletto, capolavoro degli anni ’50 di Bruno Morassutti, guidato dall’idea di realizzare mobili completamente in legno facilmente componibili, sulla base di un unico principio costruttivo che permette di assemblarli, smontarli e rimodularli con estrema flessibilità. Agapecasa ha recuperato dagli Archivi Mangiarotti i nuovi moduli contenitore a cassettiera e con anta a ribalta, un daybed e un tavolino.

Lumen Center, Washington
Lumen Center, Washington
Artek, Stool 60 Kontrasti
Artek, Stool 60 Kontrasti

Washington by Lumen Center | Jean-Michel Wilmotte | 1983
Icona dell’azienda, la lampada da tavolo Washington viene rieditata in occasione del suo 40esimo anniversario, con una rilettura di finiture (Nichel Nero Satinato e Bronzo Spazzolato) e sorgenti altamente performanti. Fu disegnata originariamente da Jean-Michel Wilmotte nel 1983 per l’ufficio dell’Ambasciatore di Francia a Washington D.C. per il quale l’architetto progettò un’intera serie di arredi dal grande rigore geometrico ed essenziale. Edizione limitata a 40 pezzi per ciascuna delle due nuove finiture.

Stool 60 by Artek | Alvar Aalto | 1933
Elementare, umile nel suo design, e per questo intramontabile. Stool 60, lo sgabello di Artek ideato da Alvar Aalto, compie 90 anni. Per celebrarne l’anniversario l’azienda crea 3 edizioni limitate nel tempo, ma non nel numero. Stool 60 Kontrasti ne riconosce l’ingegnosa costruzione, marcando le piegature e le lavorazioni tramite toni contrastanti nella base; Stool 60 Loimu, prodotto con una variante di betulla eccezionalmente rara; e Stool 60 Vili, in collaborazione con Formafantasma, realizzato con nuova selezione di legno denominata  “betulla selvaggia”.

Fabbian, Bungee
Fabbian, Bungee

Bungee by Fabbian | Renato Montagner | 2003
A vent’anni dal suo debutto, torna sulla scena la lampada Bungee di Fabbian, creazione dell’architetto e designer veneziano Renato Montagner, nonché founder del poliedrico studio Change Design. Bungee si presenta con un restyling che valorizza questa lampada terra-cielo: la corda ora è tessile e disponibile in più varianti colore, la base è in cemento e si possono gestire fino a tre punti luce. Il risultato è una lampada dal carattere tecnico ma dall’estetica fortemente decorativa.

Tacchini, Dialogo
Tacchini, Dialogo
Maxalto, Despina
Maxalto, Despina

Sempronia & Dialogo by Tacchini | Tobia Scarpa
All’interno del progetto “New Room” di Tacchini, finalizzato a comporre una filosofia di vita legata alla convivialità, l’azienda introduce due capolavori della storia del design. Protagoniste sono due riedizioni dell’architetto Tobia Scarpa, la sedia Sempronia degli anni ’80 e la sedia Dialogo degli anni ’70, dall’evidente forza materica e dall’espressione moderna, oggi come allora. Classici in grado di dialogare con la contemporaneità.

Cleide & Despina by Maxalto | Antonio Citterio
L’art director Antonio Citterio inserisce nella collezione 2023 di Maxalto due riedizioni di elementi storici che portano la sua firma. Due sedie, Cleide e Despina, da lui progettate agli albori della traiettoria di Maxalto, trovano oggi differente espressione, aggiornate nei materiali, nella tecnica produttiva e nelle dimensioni per adattarsi all’evoluzione dell’abitare. Entrambe hanno struttura in rovere nelle varianti grigio, chiaro spazzolato e nero spazzolato e il rivestimento del sedile in tessuto o in pelle.

Zanotta, Galeotta. Ph Barberis Simone
Zanotta, Galeotta. Ph Barberis Simone

Galeotta by Zanotta | De Pas D’Urbino Lomazzi | 1968
Una poltrona “destrutturata”. Si presentava così, già in origine, la poltrona Galeotta, formata da soli tre cuscini ribaltabili in poliuretano espanso e priva di struttura di sostegno o meccanismi interni. Oggi è rieditata, attualizzata nei materiali e nelle dimensioni. Disegnata nel 1968 da Jonathan De Pas, Donato D’Urbino e Paolo Lomazzi, ha contribuito nel favorire un profondo mutamento nei modi dell’abitare e di vivere gli arredi. Grazie ai suoi volumi mutevoli, permette una postura seduta o semisdraiata con due differenti inclinazioni del modulo schienale. Il rivestimento esterno in tessuto sfoderabile svolge anche la funzione di cerniera durante la trasformazione: tiene uniti i tre elementi della seduta e ne consente il movimento a ribalta.

Alias, Robot
Alias, Robot
Stilnovo, Bugia
Stilnovo, Bugia

Robot by Alias | Mario Botta | 1989
Rientra in collezione quest’anno, nel pieno rispetto del disegno originale, la cassettiera Robot di Alias. Caratterizzata dalla sovrapposizione di cassetti, collegati fra di loro da una struttura metallica portante, Robot si configura come una colonna, la cui parte superiore può essere aperta e diventare scrittoio. Apparentemente senza forma predefinita, può assumere molteplici configurazioni in un sapiente gioco di scomposizioni. È realizzata in legno massello di frassino verniciatura a poro aperto con struttura in acciaio verniciato nero.

Bugia by Stilnovo | Roberto Beretta, Antonio Macchi Cassia | 1977
È una storia curiosa quella da che accompagna Bugia, nel nome e nella forma. La lampada di Stilnovo ricorda i vecchi portacandela con manico, comunemente chiamati in italiano “bugia”, in realtà nome semplificato della città africana Bidgiaya che forniva la maggior parte della cera usata per fabbricare le candele. La lampada fa nuovamente comparsa, fra le riedizioni dell’azienda, in versione da tavolo o parete a luce singola o doppia, con la stessa affascinante identità.

Busnelli, Fiocco
Busnelli, Fiocco

Fiocco by Busnelli | Gianni Pareschi | 1970
L’iconico Fiocco ritorna con un’anima sostenibile. Realizzata da una struttura in tubolare metallico curvato, la poltrona è oggi rivestita da un tessuto bioelastico (nei colori nero, bianco e rosso) al 95% biodegradabile, così come la sua cerniera. Leggera, aerodinamica, radicale: è parte della collezione permanente del MoMa di New York.

Nube, Landò
Nube, Landò

Landò by Nube | 1990
Il divano Landò si inserisce perfettamente nella rinnovata filosofia di Nube: creare pezzi in grado di attraversare tempi e mode, in equilibrio fra passato e presente, quindi una collezione giocata fra riedizioni e novità. Recuperato dagli archivi dell’azienda, Landò porta con sé il carattere degli anni ’90 e quindi del progetto originario, ma è stato attualizzato nelle proporzioni – per accostarsi al living contemporaneo – e rivitalizzato negli accostamenti fra tessuto e scamosciato.