Compatta by Florim, design Federico Peri
Compatta by Florim, design Federico Peri

Florim, azienda riconosciuta tra i riferimenti mondiali del comparto ceramico dell’alto di gamma, presenta, in occasione della Milano Design Week, una nuova collezione di lastre in gres porcellanato per il brand CEDIT – Ceramiche d’Italia etredici nuove superfici per il suo marchio FLORIM stone dedicato al mondo dell’arredo e dei piani di lavoro. CEDIT , sinonimo di sperimentazione estetica e tecnica ha coinvolto negli anni progettisti del calibro di Albe Steiner, Enzo Mari, Ettore Sottsass, Bob Noorda, Marzo Zanuso, Bruno Munari, Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Nel solco di questa tradizione, su cui il brand ha innestato negli ultimi anni collaborazioni con architetti, artisti e designer italiani protagonisti della scena contemporanea, quest’anno presenta è s la nuova collezioneCompatta, disegnata da Federico Peri.

Compatta indaga il tema della “terra” nel suo significato più profondo e primitivo. Con questa collezione, il designer italiano recupera e reinterpreta l’antica tecnica delpisé, trasformando le grandi lastre in gres porcellanato in elementi di design dal forte impatto, il cui aspetto superficiale è profondo, ruvido, materico, stemperato da giochi tridimensionali di luci e ombre che esaltano gli elementi decorativi.

Florim presenta anche tredici nuove superfici per FLORIM Stone, abbinate alla gamma Magnum di Florim.Prodotte con un processo sostenibile fino al 100%, queste superfici, che uniscono design e funzionalità in un solo grande formato (320x160cm) e tre diversi spessori (6-12-20 mm), sono protagoniste di dueinstallazioni realizzate daMatteo Nunziatifuori e dentro la Fiera, che prendono il nome di SCENARIOS.

All’interno dello stand Florim alSalone del Mobiledi Rho, sono infatti esposte le molteplici possibilità applicative delle superfici Florim in un progetto di interni,  per una villa composta da cinque ambienti, mentre all’interno del flagship Florim Flagship Store, in Foro Buonaparte 14 a Milano, viene presentata una versione ‘decostruita’ degli spazi dello stand, con cinque installazioni concettuali ed emozionali.