Osaka by LaCividina, design Pierre Paulin
Osaka by LaCividina, design Pierre Paulin

Sono tante le novità che LaCividina, azienda friulana dell’imbottito, presenta in occasione del Salone del Mobile. A partire dal suo primo showroom, che apre i battenti proprio durante la Design Week milanese nelle splendide sale di Palazzo Borromeo d’Adda, in via Manzoni 41 a Milano. Si tratta del primo spazio espositivo permanente per l’azienda: circa 250 metri quadri in cui oltre venti tra collezioni iconiche e pezzi inediti si rivelano in una successione naturale di “non stanze”, concepite dall’architetto Luca Botto, Art Director del marchio, per trasformarsi a seconda delle esigenze abitative. Il visitatore è guidato da un sofisticato sistema di illuminazione, reso ancora più efficace e immersivo da schermi touch screen che, oltre a narrare i prodotti storici del brand, ottimizzano consultazioni e fasi progettuali. Le scelte d’interior sono curate da Studio Salaris e si ispirano alla location storica: dal verde Nicosia della resina agli intonaci, dal parquet in rovere canapa al marmo preesistente.

Palazzo Borromeo d’Adda, Milan

Per l’occasione, LaCividina propone una riedizione di Osaka, il divano che Pierre Paulin disegnò nel 1967 e che l’azienda di Fulvio Bulfoni ha riproposto nel 2013: in un evento organizzato per la serata del 19 aprile (ingresso esclusivamente su invito, ndr) Osaka vestirà lo speciale tessuto Arda di Kvadrat, rivestimento ispirato al progetto “Design by Nature” di Sofia Lagerkvist e Anna Lindgren dello studio svedese Front, che rivela inaspettate sfumature e caratteristiche di rispetto ambientale. Accanto a questa inaugurazione, che segna anche un passaggio culturale del brand, LaCividina presenta due novità assolute: il sistema di sedute componibili Dorothea di Andrea Steidl e la poltroncina Agetti di Garcia Cumini.

Dorothea by LaCividina, design Andrea Steidl

Dorothea, con la sua seduta planare e asimmetrica, si ispira al Lithops, l’omonima pianta grassa dei “sassi viventi”; lo schienale scultoreo, elemento portante del sistema, è più sottile nella parte centrale e aumenta in spessore alle sue estremità. Il sistema si declina in nove moduli: cinque sedili e quattro schienali di diverse dimensioni. I volumi generosi della seduta sono bilanciati dal sistema di appoggio: una piattaforma leggermente arretrata rispetto al perimetro dell’imbottito che permette a quest’ultimo di “galleggiare” visivamente all’interno dell’ambiente in cui si inserisce. La medesima suggestione ricorre anche nella progettazione dello scrittoio integrato al profilo esterno del sedile. Innovativa nel design, Dorothea è tradizionale nelle lavorazioni artigianali di LaCividina, capaci di generare una morbidezza ordinata e resistente che la rende trasversale all’utilizzo contract e residenziale.

Nitida e senza esuberanze è invece la famiglia Agetti, dalle dimensioni contenute e scultoree che la rendono capace di inserirsi nei contesti residenziali e commerciali con eguale efficacia. Volumi snelli e cuciture definite si accompagnano a una morbidezza “controllata” di tutto l’imbottito, sia in versione poltroncina sia divano poltroncina e divano. Con Agetti, LaCividina porta le proprie capacità realizzative, tecnologiche e artigianali ai massimi livelli: le cuciture corrono perfettamente dritte sulle linee, le cinghie elastiche rinforzate vengono inserite anche nello schienale per renderlo accogliente, i tessuti diventano protagonisti, la struttura in massiccio di faggio segue le regole della scuola friulana dell’imbottito.

Agetti by LaCividina, design Garcia Cumini

Lo schienale, elemento peculiare che colpisce per la sua inclinazione di 70°, si collega al sedile attraverso un sistema di rinforzi in metallo che danno alla seduta stabilità e pulizia del dettaglio. I braccioli proseguono la via concettuale di Agetti e si interrompono creando un momento di rottura e uno spazio di vuoto naturale.