In’Cube, Gif-sur-Yvette, France - Photo © Christophe Valtin
In’Cube, Gif-sur-Yvette, France - Photo © Christophe Valtin
DATA SHEET

Client: Danone Nutricia Research
Architecte mandataire, missions conception et exécution: Arte Charpentier
Architecte associé: Abbès Tahir
HQE Bâtiment Durable 2016: Niveau Excellent
Certification BREEAM NC 2016: Niveau Excellent
Label OSMOZ: 1 levier
Label énergétique BBCA V3: Niveau Standard
Prix: Grand Prix du Cadre de Vie 2022
Photo credits: Christophe Valtin

In’Cube è un catalizzatore, una sintesi delle esigenze espresse da Danone e una benvenuta anticipazione dei luoghi di lavoro post-Covid. Il centro incarna infatti il concetto di mix funzionale attraverso spazi diversi per usi distinti, e contribuisce anche grazie alla sua architettura a creare un sentimento di appartenenza al marchio da parte dei dipendenti promuovendo lo scambio e la coesione”. Così Abbès Tahir, architetto associato di Arte Charpentier, spiega i concetti-chiave affrontati nella realizzazione del nuovo centro internazionale di Danone Nutricia Research, branca dedicata alla ricerca e all’innovazione del gruppo Danone.

Il contesto fisico è quello di Gif-sur-Yvette nel Paris-Saclay Science Center, campus che pur salvaguardando una trentina di piccoli centri urbani, circa 320mila abitanti e il 60% di spazi agricoli e naturali riesce a ospitare uno degli 8 cluster di ricerca tecnologica più importanti del mondo. Gli attuali poli di ricerca farmaceutici e universitari saranno nei prossimi anni affiancati dal centro di conservazione e creazione del Centre Pompidou, che ospiterà anche i depositi del Museo Picasso-Paris.

Il contesto progettuale è invece quello, altamente complesso, di un luogo all’incrocio tra edificio terziario e industriale, che deve accogliere oltre 600 persone e rispondere con approccio low carbon ai valori di sostenibilità ambientale promossi da un’azienda che ha l’ambizione di guidare, con il motto One Planet, One Health, la futura rivoluzione agroalimentare, collaborando anche con start-up specializzate.

Il progetto deve dunque assolvere con la migliore ergonomia possibile al rispetto dei regolamenti e della massima riservatezza pur garantendo la coesistenza di attività interne di produzione e ricerca e la presenza di visitatori esterni, chiamati a testare le novità alimentari. Ibridazione delle strutture, durabilità dei materiali, riuso ed economia circolare diventano così condizioni imprescindibili di un progetto eco-responsabile e creativo, che ha ricevuto numerose label di sostenibilità energetica.

A livello funzionale il grande edificio a forma di U (75×90 m, 21.500 mq) distribuisce su 4 piani un’area industriale, laboratori di creazione e prototipazione alimentare, spazi di progetto, workshop pilota e laboratori scientifici, coworking applicato a uffici e sale riunioni e un Dan’ Café aperto al pubblico. Sotto il profilo costruttivo la parte basamentale è realizzata in cemento a basse emissioni di carbonio, mentre dal secondo piano in poi la struttura si alleggerisce grazie all’uso del legno che caratterizza interamente il cuore del progetto: un grande atrio centrale coperto a shed, la “Piazza” (900 mq, 36 m di lato e 10,5 m di altezza), che offre splendide viste sul paesaggio circostante e una sequenza di terrazze aperte alla città, fruibile come anfiteatro. Come una vera piazza di paese l’atrio-spazio eventi catalizza i percorsi, favorendo gli incontri e scandendo la vita di tutti coloro che fruiscono del centro.

Grande attenzione è stata infine dedicata da Arte Charpentier agli aspetti paesaggistici e ambientali del progetto, non solo tramite l’ottimizzazione della risorsa-acqua, ma anche grazie a circa 3mila metri quadrati piantumati secondo un concetto estensivo di biodiversità. Un giardino terrazzato di 1100 mq impreziosito da un frutteto mitiga infatti l’impatto paesaggistico delle coperture, mentre altri spazi verdi a terra sono dedicati al relax dei dipendenti. Tra di essi spicca il “giardino della pioggia”, uno spazio in dolce pendenza che nella stagione umida si trasforma in ausilio di raccolta dell’acqua piovana.

In’Cube, Gif-sur-Yvette, France - Photo © Christophe Valtin