Risale allo scorso anno, la scelta di Baxter, marchio di design luxury, di restaurare una villa di inizio ‘900 morbidamente adagiata sulle alture del lago di Como, e di farne un luogo dell’anima, dove la collezione del brand si potesse riflettere nella magia delle acque e della natura circostante, creando un emozionante dialogo sospeso tra passato e contemporaneità, materia e sentimento, contemplazione e soluzioni progettuali di grande impatto. In un’atmosfera, quella lacustre, che ha affascinato artisti di tutti i tempi, e ancor oggi seduce visitatori da ogni parte del mondo.
Oggi Baxter reinterpreta il decor e l’interior design della sua Casa sul Lago per accogliere la collezione 2023, senza snaturare la sua concezione di abitazione come regno di bellezza nel rispetto imprescindibile del gusto e della personalità di chi vi abita. Superata la porta d’entrata in stile Liberty, la Casa sul Lago riceve i visitatori con un pavimento color panna e carta da parati a motivi geometrici che creano una cornice moderna ideale per far risaltare i contrasti materici e le vivaci cromie per pelli e finiture che caratterizzano la nuova collezione del brand. Proprio la carta da parati a fantasie geometriche sarà il fil rouge dell’intero progetto.



Addentrandosi nelle stanze del pianterreno, si è avvolti da toni del blu elettrico, del cognac e del nero. Qui l’ingresso è definito dalla lampada Wave di Federico Peri e del pouf Adel, in blu. Sulla destra l’area relax, dove protagonisti sono il divano Milano con la poltroncina Greta Special Edition Printed e, dall’alto, le scenografiche lampade Nuvola. A sinistra, nello studio, lo scrittoio Parsec e la poltrona Etienne Bergère. Dallo studio se si procede si arriva nell’area living incontriamo il nuovo divano Jo di Draga&Aurel; da qui si oltrepassa la libreria Libelle per entrare nella zona dining.





Al piano superiore, lo sguardo è catturato dalle grandi geometrie blu, nere e arancio che impreziosiscono il guardaroba. Quest’area della casa ospita due ariosi ambienti con, a sinistra, il letto Clara e lo scrittoio Joni, entrambi di Christophe Delcourt, e, a destra, la suite dedicata al progetto Miami Soft di Paola Navone, con il letto e, al di là di un portale d’ottone, la nuova composizione del divano. La terrazza è organizzata in una zona dining e due per il relax dove compaiono elementi già conosciuti ma in nuove finiture: il tavolo Dharma, le sedute Linfa in iroko nero, il divano Himba di Roberto Lazzeroni e, più in là, in un angolo verde quasi nascosto, la poltrona Narciso.
La dependance, a cui si arriva da una breve scalinata, è interpretata nei toni del cioccolato, del cipria e del vibrante verde lagoon: nell’ampio openspace sono stati collocati il divano modulare Juliette di Christophe Delcourt e il nuovo tavolo Isamu con le sedie Clotilde, tutto di Roberto Lazzeroni.

Anche la serra, a cui si giunge attraversando un giardino di cespugli ed erbe aromatiche, si veste di novità: carta da parati dipinta a mano che riprende i profili irregolari delle piastrelle anni ’70 e il Chester Moon nella nuova versione acquamarina. Infine, la piscina, il luogo più panoramico della villa, ospita la nuova versione componibile del divano Narciso di Studiopepe, due lettini Himba, il tavolo Judd con ancora Narciso, nei toni del tessuto Tressage Vert, collocato tra il fico d’india e la limonaia: un vero inno alla convivialità.
Photo © Andrea Ferrari