Cavallerizza Reale, Turin
Cavallerizza Reale, Turin
DATA SHEET

Architecture and landscape design: CZA-Cino Zucchi Architetti
Conservation and restoration, structural, mechanical and electrical design, construction safety, quantity surveys, BIM, sustainability: Politecnica
Space planning and layout: Tiemme
Digital strategies and User Experience Design: Dotdotdot
Participative processes: Stratosferica
Conservation and restoration: Alberto Artioli Valentina Capra (architect)
Render: Wolf Visualization Agency

“Compagnia di San Paolo, Università degli Studi di Torino e Città di Torino, in accordo con Cassa Depositi e Prestiti, intendono realizzare un polo culturale di livello internazionale nel cuore della città, avendo cura di conservare e restaurare – nel segno della sostenibilità e con l’ausilio delle tecnologie più avanzate – il compendio della Cavallerizza Reale, proclamato patrimonio mondiale dell’Unesco nel 1997”.

Sono queste le intenzioni espresse nel bando internazionale lanciato nel 2022 per la rigenerazione del prestigioso e centralissimo ambito della Cavallerizza Reale, progettata nel 1740 all’interno della “zona di comando” della capitale barocca dal Primo Architetto Regio Benedetto Alfieri allo scopo di ospitare esercizi e spettacoli equestri della corte sabauda. Profondamente trasformata nel 1840 dall’architetto Ernest Melano, l’area fu bombardata nel 1943 e poi abbandonata.

La giuria presieduta da Michele De Lucchi ha laureato vincitore Cino Zucchi, assegnando una speciale menzione per l’approccio filosofico ai progettisti francesi Lacaton et Vassal. Con grande attenzione agli aspetti ecologicamente virtuosi insiti nel tema del riuso, il progetto dei milanesi CZA mira a facilitare il dialogo tra differenti fruitori con un processo di ‘agopuntura urbana’, in cui interventi puntuali appaiono finalizzati a ospitare funzioni culturali, lavorative e ricreative.

Le Scuderie Nord e Sud diventano spazi espositivi, la Manica semplice una nuova caffetteria nella corte dell’Università, il Corpo delle Guardie un auditorium, mentre la Cavallerizza Alfieriana – cuore del progetto – ospita un teatro sperimentale e altri spazi culturali.

Collegati da una nuova e aguzza galleria vetrata, i due edifici paralleli delle Pagliere accolgono area wellness, showroom, laboratori e spazi di lavoro flessibili, mentre l’Ala del Mosca ospita la nuova sede dell’antica Compagnia di San Paolo.

Nell’ottica di un rapporto osmotico e permeabile con la città, CZA dedica particolare attenzione, anche grazie a nuovi arredi e piantumazioni, al ridisegno dei percorsi e dello spazio pubblico, recuperando lo snodo della Rotonda Castellamontiana e l’asse valorizzato del Passaggio Chiablese.

Tettoie semicircolari in bronzo ossidato identificano gli ingressi alle varie parti, mentre una nuova piazzetta tra Ala del Mosca e Pagliere funziona da “vestibolo di ingresso” ai Giardini. Vetro e metallo ossidato caratterizzano coperture e facciate di tutti i nuovi elementi, che “in continuità ideale con un ‘moderno torinese’ al contempo sperimentale e sofisticato non tentano di mimare le forme storiche degli edifici esistenti, ma non cadono neanche in una facile ‘poetica della dissonanza’”.