AAA mobili in affitto cercasi

La nuova frontiera dell’arredamento? Potrebbe essere il noleggio a lungo termine. Per rispondere alle esigenze più flessibili delle nuove generazioni. Ma anche per essere (tutti) più sostenibili

Feather Furniture Rental, New York

La parola che più di tutte contraddistingue questa nostra epoca è sicuramente condivisione. Non soltanto social, rispetto alla quale anche il momento più intimo e privato diventa ormai un fatto pubblico, ma pure “sociale” in senso stretto, visto che è in atto un grande cambiamento umano: il mito del possesso individuale si sta ridimensionando in modo radicale, in favore di un’economia più circolare.

Acquisto e accumulo non hanno più molto appeal, soprattutto agli occhi della nuova generazione, e la filosofia usa-e-getta è diventata chiaramente insostenibile sia da un punto di vista economico che ambientale.

CortiSegrete
Contract District Group, CortiSegrete (Milano)

Per queste ragioni ci sono realtà economiche che si vanno sempre più a orientare verso una cessione continua e (ri)condivisione di beni agili e flessibili, che hanno il vantaggio non solo di calmierare le spese, ma anche di ridurre i consumi e, conseguentemente, lo spreco di risorse in favore della ciclicità degli oggetti.

Dopo auto e biciclette – per fare un esempio di “sharing” ormai entrato nelle abitudini comuni – sulla scena si sta affacciando il mondo dell’arredo. Un dato: nel 2021, per comprare i mobili di casa, gli italiani hanno fatto più spesso ricorso al credito al consumo, con finanziamenti finalizzati che sono cresciuti dell’11,8% rispetto all’anno precedente, per un valore complessivo di €1,8 miliardi. Quante di queste persone avrebbero preferito affittare un mobile piuttosto che finire di pagarlo tra un numero – magari rilevante – di anni a rate?

Argelati
Contract District Group, Argelati (Milano)

Non solo. Nel 2022, un rapporto della American Society of Interior Designers ha rilevato che oltre la metà dei consumatori sarebbe stata disposta a modificare il proprio comportamento di acquisto ”per contribuire a ridurre l’impatto ambientale negativo”. Non è un dato da poco, se si considera che ogni anno gli americani buttano via circa 12 milioni di tonnellate di mobili.

E se invece di finire in discarica – perché non più adatti a nuovi spazi o al proprio gusto – a questi oggetti d’arredo non venisse offerta la possibilità di vivere un’altra vita con qualcun altro, e poi con qualcun altro ancora?

Feather
Feather Furniture Rental, New York

Privatamente, i cittadini lo fanno già. Anche in Italia spopolano infatti i gruppi dei vari “Te lo regalo se te lo vieni a prendere”, in cui si offrono gratuitamente mobili e svariati articoli per la casa purché vengano smontati e portati via dall’interessato.

Ecco perché qualcuno ha captato l’affare e, soprattutto negli Usa, si assiste alla nascita di numerosi siti di noleggio di mobili (da Fülhaus a Feather a ZZ Driggs), in cui – anziché acquistare direttamente articoli come sedie, letti e divani – si ha la possibilità di pagare mese per mese e, se si desidera, restituire alla fine gli articoli.

Feather Furniture Rental, New York

E siccome la vendita, la spedizione e lo scambio sono spesso considerati una seccatura, la maggior parte di queste società online dispone di un servizio di consegna, installazione e/o smontaggio. Si tratta di un settore in continua e rapida evoluzione, insomma, per cui la maggiore attenzione al risparmio e alla sostenibilità apre a nuovi modelli “green”.

In Italia, la società Compass Rent di Compass Banca, specializzata nei servizi di noleggio a lungo termine, è stata tra i primi a intercettare questa nuova tendenza. Già in occasione della scorsa Milano Design Week, infatti, ha presentato un’iniziativa di noleggio nel mondo dell’arredo, con l’obiettivo di dare la possibilità a produttori e rivenditori di noleggiare ai propri clienti l’arredamento della propria abitazione. 

Lauria
Contract District Group, Lauria (Milano)

In particolare, Flip è un’iniziativa studiata insieme a Egoitaliano, azienda di divani e imbottiti di Matera, che consente ai consumatori di noleggiare un divano per 40 mesi a fronte di un canone mensile. Al termine del periodo, il consumatore può chiedere di riscattare il prodotto o sceglierne uno nuovo presso lo stesso rivenditore. Se lo fa, i materiali e i componenti del vecchio divano vengono recuperati e utilizzati per realizzare prodotti rigenerati da reimmettere sul mercato a prezzi più vantaggiosi.

Così facendo, i consumatori hanno la possibilità di rinnovare periodicamente il proprio arredamento, seguendo (nuove) esigenze o le tendenze del momento, mentre i produttori abbattono i costi di produzione e riducono al minimo lo smaltimento, con un vantaggio per tutti.

ZZ Driggs
ZZ Driggs

Analogamente, sempre in collaborazione con Compass, anche Contract District Group ha portato il noleggio a lungo termine degli arredi per la prima volta nel settore immobiliare, lanciando un servizio destinato a single e famiglie che preferiscono soluzioni in affitto piuttosto che in acquisto. All’avvio di una locazione si può infatti scegliere di noleggiare interamente gli arredi, ammortizzando il loro utilizzo in canoni, piuttosto che comprare la merce e liquidarla a saldo in un’unica soluzione.

Non solo: alla fine del ciclo di vita degli arredi o per necessità di riqualificazione degli interni dell’appartamento, Contract District Group garantisce la sostituzione integrale o parziale degli stessi. Oppure, ma per ora solo a Milano, è attivo un servizio di “Refresh” dell’immobile, con il quale si può riportare un appartamento al massimo delle sue potenzialità, prima, per esempio, di essere affittato a un nuovo conduttore. Questa formula noleggio a lungo termine è disponibile per tutti i prodotti e i marchi partner di Contract District Group: dalle cucine ai tappeti, passando per luci e tendaggi. 

«Il mercato del noleggio di arredamenti per la casa in Europa è ancora agli albori rispetto ad altri Paesi come Australia e Stati Uniti, ma sono in atto importanti evoluzioni che potrebbero accelerarne lo sviluppo», ha dichiarato il direttore generale di Compass Rent Nicola de Cesare. Per ora l’importante è non rimanere solo a guardare.