Metropicalitan

E se il bosco (orizzontale o verticale) fosse non solo fuori ma anche dentro casa? Magari una vera giungla, con tanto di rovine archeologiche? Il nostro moodboard di marzo si muove tra bisogno di natura e ricordi di celebri film. Coniugando tutte le sfumature del verde e tocchi di colore acceso, dimensione artigianale e design. Tra indoor e outdoor, con un pizzico di ironia

2023/03: Metropicalitan
2023/03: Metropicalitan

Un po’ selvaggi ma attaccati alla città. E con un briciolo di spirito naïf. È la tribù estetica che abbiamo scelto come protagonista del nostro Moodboard di marzo: i Metropicalitan, categoria umana col desiderio di trasformare la casa in un palcoscenico a cielo aperto.

Sospensione “Calypso Martinique” by Contardi, design Servomuto
Poltroncina “Nanà” by Unopiù, con seduta in fibra sintetica intrecciata a mano

Consapevoli ormai che la differenza tra arredo indoor e outdoor è stata ormai eliminata ufficialmente dalla legge del design, per coloro hanno deciso di seguire questa tendenza è giunto il momento di darsi – letteralmente – alla macchia e al grido di «Me Tarzan you Home» riempire di palme tropicali la propria casa. Anche se si tratta di un appartamento. E poi magari ballare al ritmo dello swing stile Dixieland come Mowgli e l’orango Re Luigi come nel Libro della giungla che Walt Disney trasse dal capolavoro di Rudyard Kipling.

Ma la fitta e lussureggiante foresta tropicale non era abbastanza per noi: avevamo bisogno che tra le piante ci fosse almeno un accenno umano e qualche presenza architettonica altrimenti la nostra installazione avrebbe perso il suo carattere da urban guerrilla.

Tavolo “Clay” by Desalto, design Marc Krusin
Portafrutta “Moon” by Kartell, design Mario Bellini

Esattamente quello che abbiamo trovato nella carta da parati con le rovine di antiche vestigia che abbiamo usato come sfondo, e per renderla onirica al punto giusto – senza voler competere con l’immaginario di Henri Rousseau, il Doganiere, padre putativo degli adepti di questa corrente del gusto – ecco che abbiamo fatto entrare in scena un grande grande Kong. Che invece che avere tra le sue zampe una giovane fanciulla, si presta gentilmente a illuminare la scena con una torcia.

“Flair O’ Outdoor” by B&B Italia, design Monica Armani

Il resto è storia, un racconto che si articola tra alcune delle novità arredo del settore: pezzi di design contemporaneo che abbiamo acceso con qualche forte accento di colore, giocando soprattutto con i dettagli. In una giungla da salotto dotata ovviamente di tutti i comfort.

In fondo, che bisogno c’è di fare la valigia per andare a cercare le tigri di Mompracem, basta fare un po’ come Emilio Salgari, che seppe scrivere di Malesia, Antille e Bermude facendo sognare milioni di persone. Anche se questi luoghi, lui che passò tutta la sua vita Veneto e Piemonte, non li aveva mai visti.

“Diario”, vaso-brocca by KnIndustrie in acciaio inox con rivestimento in composito ceramico-polimero
Tavolo basso da giardino “Heiko” by Gervasoni, design David Lopez Quincoces

Per l’ambientazione:
Una giungla folta e lussureggiante puntella da antiche rovine di civiltà scomparse decorano la carta da parati Amazzonia di Skinwall, scenario perfetto per vivere un po’ wild.

Per accentuare l’effetto metropolitano d’insieme la scultura in cemento (di cui qui abbiamo ingrandito le proporzioni, facendola diventare un elemento scenografico) creata da David Umemoto, una vera e propria architettura brutalista, a metà strada tra le ideazioni di Escher e gli incredibili monumenti dell’ex Unione Sovietica.

Un gentile gorilla in polietilene, Kong di Qeeboo, è la creatura creata da Stefano Giovannoni che aiuta a illuminare la scena

David Umemoto
“Roy” by Kartell, design Alessandro Mendini

Luce d’atmosfera con vocazione tropicale: la sospensione Martinique della collezione “Calypso”, qui in versione outdoor, creata da Servomuto per Contardi, serve per dare un tocco alla moda all’insieme.

A terra, le delicate tonalità delle lastre ceramiche dalla collezione Nature di Casalgrande Padana stemperano l’aria selvaggia dell’insieme.

In scena, i protagonisti:
Si chiama Mogambo il parasole non richiudibile con rivestimento intrecciato a mano sulla struttura creato da Paola Lenti. Come il film ambientato in Africa e diretto da John Ford (interpretato da Clark Gable, Ava Gardner e Grace Kelly).

“Nature” by Casalgrande Padana

Baia è la nuova poltrona per l’esterno creata da Christophe Pillet per Ethimo. Rivestita con tessuti dalle tonalità neutre abbinati a dettagli in pelle nautica, anche se pensata per uno yacht o un club su una promenade in riva al mare non stona tra la fitta vegetazione della selva tropicale.

Un tocco di verde petrolio per vivacizzare l’insieme: lo sgabello/tavolino Roy a firma Alessandro Mendini per Kartell, è realizzato in un tecnopolimero perfetto anche per la giungla.

“Kong” by Qeeboo, design Stefano Giovannoni
“Bellhop” by Flos, design BarberOsgerby

Un punto d’appoggio in più non guasta mai. E allora ecco Heiko, il tavolino da giardino rotondo in polimero ad alta densità pensato da David Lopez Quincoces per Gervasoni

Diario, vaso-brocca in acciaio progettato e prodotto da KnIndustrie, ci ha offerto l’occasione per colorare la scena tra le trame di verde della boscaglia.

“Mogambo” by Paola Lenti
“Baia” by Ethimo, design Christophe Pillet

Forme sintetiche e scultoree e finitura cemento per il tavolo Clay, uscito dalla matita di Marc Krusin e prodotto da Desalto.

Nanà è la più recente proposta per l’outdoor di Unopiù: una poltroncina dalla distintiva forma a cono in fibra sintetica intrecciata a mano. Un pezzo che spiccherebbe anche tra le rovine Maya.

Carta da parati “Amazonia” by Skinwall

La famiglia Allure O’ disegnata da Monica Armani per B&B Italia si allarga. E diventa disponibile per l’esterno; da terrazze e giardini fino ai lodge nella savana.

Bellhop, lampada portatile di Edward Barber e Jay Osgerby per Flos, offre la giusta illuminazione anche senza cavi visto che qui siamo in piena foresta.

Per la tavola, la coppa traslucente Moon disegnata da Mario Bellini per Kartell. Un’idea per una cena romantica illuminata solo da Ixchel, la Dea della Luna dei Maya.