Una storia lunga due secoli

Nata nel 1823, la maison Braquenié ha realizzato una collezione speciale di tessuti, rivestimenti e tappeti per celebrare i suoi primi 200 anni. E l’ha festeggiata con un allestimento memorabile

Braquenié - Collection 1823-2023 Anniversaire
Braquenié - Collection 1823-2023 Anniversaire

Nel mondo dei tessuti per l’arredamento quello di Braquenié è un nome speciale, amato per la ricchezza decorativa dalle radici classiche e 100% francesi. La storia del marchio inizia nel 1823, e il punto di partenza sono i tappeti. Trent’anni dopo Braquenié Frères era sinonimo di buon gusto ed eleganza, la produzione si era estesa anche ai tessuti: anche Napoleone III li volle per rivestire un treno riservato al suo uso.

Una storia lunga due secoli: per festeggiare questo anniversario, la maison (che nel 1991 è stata rilevata da Pierre Frey) ha lanciato la collezione 1823-2023 Anniversaire, che testimonia il carattere senza tempo del suo ricchissimo patrimonio decorativo. E celebra la quintessenza dello stile francese.

In occasione del lancio è stato realizzato un allestimento fuori dall’ordinario allo Château de Louÿe, in Normandia (menzionato già nel 1180 come fortezza), che per l’occasione è stato completamente decorato con i tessuti della collezione e aperto a un selezionato gruppo di clienti e invitati.

La collezione è vastissima: 54 tessuti, 24 carte da parati e 12 panoramiche (stampate, tessute o ricamate), 40 tappeti a cui se ne aggiungono quattro studiati per il rivestimento. Alcuni decori sono realizzati per la prima volta, e tutti nascono dall’esplorazione di documenti d’archivio. Questo mondo si articola in quattro grandi temi: la Toile de Jouy, i piaceri della campagna, la moda e per ultimo l’esotismo (Braquenié è famosa per i suoi tessuti di ispirazione indiana).

Della collezione fanno parte anche motivi provenienti da documenti provenienti dal Musée de Jouy, dal Musée des Arts Décoratifs, dalla reggia di Versailles e dal Louvre. I motivi sono riprodotti fedelmente ma anche reinventati con colori contemporanei, in un dialogo tra presente e tradizione. Una rilettura colta del passato, e soprattutto un manifesto di “art de vivre”.