Ribelli, sì, ma con un tocco di leggerezza. Le ultime tendenze del design riportano in auge il gusto per gli oggetti che ci parlano di altre parti del mondo. Come se le nostre case fossero delle raccolte di ricordi da avventure on the road. È un gusto che mescola con sguardo lieve tutto quello che negli anni passati ha affascinato la controcultura.
Niente etnico spinto però, e neppure citazioni riprese dalla ribellione pacifica dei figli dei fiori. La nostra proposta parla sì di un ritorno al mondo gipsy, ma riletto in chiave elegante e raffinata. Il nostro nuovo mood ha anche una sua colonna sonora, che gira sulle note di L’amour est un oiseau rebelle, (conosciuta anche come La Habanera) una delle arie più celebri della Carmen di Georges Bizet.
Alla bella gitana protagonista della tormentata vicenda abbiamo dedicato un’intera stanza, che non poteva altro che essere una camera da letto – d’altra parte parliamo pur sempre di una femme fatale. Evocandola però con un gusto contemporaneo.
A parete due carte da parati diverse e accostate inventano un immaginario dentro/fuori di architetture e giardini, che nei colori evocano proprio le magie di un teatro. Per la nostra protagonista, un letto con uno speciale baldacchino e qualche accessorio, accostato senza una logica precisa se non quella di esprimere anche con gli oggetti una grande libertà.
La madia dipinta a mano, un pezzo eclettico del duo di designer olandesi FreelingWaters, si abbina alla credenza di Storagemilano che ricorda un totem; l’unico apparecchio luminoso è un’applique che rievoca il sole della Spagna.
La scenografia prevede anche una scala, che rappresentare la voglia di raggiungere quell’uccello che – sempre citando La Habanera – “Battit de l’aile et s’envola”. A questo punto però ci discostiamo dal libretto dell’opera, scritto da Henri Meilhac e Ludovic Halévy partendo da una novella di Prosper Mérimée. Nella nostra storia non scorre sangue: preferiamo i finali felici.
Il sipario si apre su un fondale fatto con due carte da parati: a sinistra Esedra, creata da Giuliano Andrea Dell’Uva, a destra Brambles di Riccardo Zulato (entrambe di Londonart). A pavimento piastrelle in grès porcellanto Lume della collezione il Crogiolo di Marazzi. Colpo di luce: la lampada effetto plissettato Pliè di Il Fanale.
Cast in ordine di apparizione:
Da destra entra Babel della collezione Surprise! creata da Storagemilano per Fratelli Boffi, un contenitore cilindrico in legno (disponibile in due dimensioni) fatto di volumi sovrapposti che ruotano attorno a un perno centrale.
Al centro del palcoscenico, da vero protagonista, il letto imbottito Marty di Studio E-ggs per Bolzan Letti. Esiste in due varianti, entrambe rivestite in tessuto: con giroletto alto e con giroletto sottile e piedini in metallo.
A fianco Stony, il tavolino di Rodolfo Dordoni per Minotti ispirato ai ciottoli levigati dall’acqua dei fiumi. Ha la struttura interna rivestita da uno strato di resina, successivamente ricoperta da polvere di pietra, con effetto basaltina oppure polvere di terracotta.
Come spalla il tavolino Axum di Etro Home Interiors, composto da un mix di materiali: legno tinto wengè scuro opaco per la struttura, dettagli in ottone lucido, piano rivestito in tessuto.
A coronare l’insieme Nirvana, tappeto-baldacchino in lana rosa polvere tinta e tessuta a mano, edizione limitata che nasce dalla collaborazione tra StudioProba e Bower.
Per la quinta a destra, la madia Hadassah offre una tavolozza di motivi geometrici dipinti con colori naturali del duo di designer olandesi FreelingWaters, in vendita alla galleria The Future Perfect.
Perfetta per una scena drammatica, la poltrona imbottita Smoke Dining Armchair di Maarten Baas per Moooi è in legno bruciato ricoperto da resina epossidica.
La via di fuga: il radiatore Scaletta di Elisa Giovannoni per Tubes in alluminio è disponibile in due versioni, a parete e a terra free-standing, in un’ampia gamma di colori.
Ospiti speciali: la lampada senza fili Jobby the Cat di Studio Job e Bird Lamp di Marcantonio Raimondi Malerba, entrambi di Seletti, sono qui in veste di portafortuna nonostante il colore nero.
