Ling Ling, Mexico City
DATA SHEET

Owner: Hakkasan Group
Interior design: Sordo Madaleno Arquitectos
Furnishings: made to measure
Photo credits: LGM Studio

Ling Ling è il ristorante che non ti aspetti: perché occupa 1.000 metri quadrati del 56° piano di uno dei tre grattacieli più alti del Paseo de la Reforma a Città del Messico, il Chapultepec Uno, e perché indipendentemente dal vertiginoso sviluppo verticale ricrea al suo interno l’atmosfera di un tradizionale cortile messicano. A oltre 700 piedi sopra il livello della strada, lo studio di architettura Sordo Madaleno ha realizzato infatti uno spazio con struttura a portici e vegetazione esuberante, che beneficia della posizione angolare per sorprendere gli ospiti con viste a 270° sulla città. Impiegando un’ampia tavolozza di tonalità vegetali e luce come forza trainante dell’intero progetto, il ristorante si dispiega come un luogo pieno di carattere, sia all’interno sia all’esterno.

Sordo Madaleno ha adottato un approccio formale al processo di progettazione, utilizzando elementi strutturali e metodi di costruzione strumentali a rendere labile il confine tra architettura e interior design.

L’estetica inedita seduce appena varcata la soglia. La lobby, a forma di bozzolo, è avvolta da una struttura semicircolare in legno, che trattiene la sagoma illuminata al neon del logo Ling Ling, mentre una vaporosa copertura in tessuto retroilluminata contribuisce a generare un’atmosfera di suspense prima che gli ospiti vengano introdotti negli interni sorprendentemente grandiosi.

Il salone interno e la sala da pranzo sono racchiusi all’interno di una struttura lignea a volta realizzata con la tecnica della stereotomia, evidenziata da una delicata illuminazione, e arredata con mobili su misura. Sotto questa schermatura, il Sushi Bar offre a vista tutta l’operatività degli chef, mentre il bar principale ingloba una perfetta cornice dello skyline della città attraverso un elemento di arredo dinamico.

Ma è la terrazza il cuore di Ling Ling. Uno spazio caratterizzato da un portico in legno, molta luce naturale che si riversa nell’atrio a tripla altezza dove la vegetazione si arrampica incorniciando un albero a grandezza naturale e un murale raffigurante Xochitl, dea azteca della bellezza, dei fiori e dell’amore, dipinto a mano dall’artista messicana Paola Delfín e parte della Fundación Arte Abierto, un programma avviato dal fondatore di Sordo Madaleno.