Tony Luk è un gentleman-architetto di Hong Kong, un professionista che oltre 20 anni fa ha saputo proporre uno stile di progettazione innovativo in un’area ancorata alla tradizione. Con un sottofondo di musica classica e le immagini di un balletto (fotografia e balletto sono le sue passioni) Tony Luk ha raccontato a IFDM la sua storia e, soprattutto, la collaborazione con Minotti e il flagship store Andante.

Come inizia la sua attività nel settore dell’arredamento e del progetto?
Ho iniziato a lavorare con i mobili negli anni ’90. Sono un architetto di formazione, ho fatto architettura per alcuni anni a Londra e poi a Hong Kong, la mia città. Mi sono occupato di edifici e aeroporti, tra cui proprio quello di Hong Kong. Sempre in quegli anni ho iniziato a interessarmi alla progettazione d’interni. A Hong Kong c’erano molti edifici, ma abbastanza simili tra loro anche come interior design. Hong Kong è una città cosmocentrica, tutto è sviluppato in verticale, sempre rimanendo nell’area dell’Asia Pacific posso dire che Hong Kong assomiglia al Giappone e a Singapore: avevo la netta sensazione che ci fossero grandi margini per proporre soluzioni di interior diverse e innovative sia nel residenziale che nel mondo office e hospitality.

Progettista ma anche trader: il suo primo showroom di mobili è del 1997.
Sì, si chiamava Galleria ed era un multimarca, ma già con l’idea di proporre qualità ai massimi livelli, avevo scelto Cappellini, De Padova e altri brand molto interessanti. Lavorare con brand differenti è molto utile, mi ha consentito di poter sviluppare il mio animo eclettico e poter vivere esperienze molto diverse tra di loro.

Come è nata l’avventura con Minotti?
Era il 2004, ho conosciuto Roberto e Renato, ho subito percepito una grande energia e un forte interesse per il mercato asiatico. Con loro ho lavorato per costruire una filiale modello, è stato emozionante. In quel periodo operavo molto con dei costruttori per dei progetti “chiavi in mano”, ma avevo preso in seria considerazione l’idea di importare arredi di qualità. Con Minotti sono bastati sei mesi per trovare un accordo. Ci siamo conosciuti bene, ho compreso il DNA dell’azienda e la loro visione del design: io ho bisogno di capire le persone con cui considerare un business. Così è nato Andante.

Che azienda è Minotti?
Minotti è una cosiddetta “macchina da guerra”, ma lo è con il sorriso e l’eleganza. A quei tempi stava già crescendo molto, noi stavamo costruendo il mercato dell’arredamento in Asia. In quel periodo, parliamo di 18 anni fa, la Cina era, rispetto alla situazione attuale, un po’ lenta nell’assimilare culture dall’esterno, soprattutto in termini di comprensione del design europeo e della cultura italiana. Forse qui a Hong Kong abbiamo avuto il vantaggio di essere un po’ più vicini all’Europa perché la nostra città è una colonia occidentale. Così abbiamo trasmesso a Minotti molte informazioni su come affrontare l’Asia. La collaborazione ha funzionato fin da subito, con fiducia reciproca ed entusiasmo, i risultati non hanno tardato ad arrivare. E oggi la collaborazione è più forte che mai.

Incontrare Tony Luk, oltre alla spontanea simpatia che il personaggio regala, significa fare un viaggio dall’altra parte del mondo della progettazione e dell’arredo accompagnati dalla sua musica e dalle sue immagini, un uomo che ti apre le sue porte e ti fa percepire con semplicità quale mood risiede nella sua mente. Nella musica il “brio” è un parametro di riferimento, ed esiste anche nell’arredamento.