La Triennale si prepara al centenario

Un piano strategico, da qui al 2026, getta le basi per celebrare, l’anno prossimo, il centenario della prima edizione della Biennale delle arti decorative che ha dato vita a Triennale Milano

Triennale Milano – Photo © Agnese Bedini, DSL Studio
Triennale Milano – Photo © Agnese Bedini, DSL Studio

Un traguardo affrontato con forte spirito innovativo e con una visione a lungo raggio. Nata nel 1923 a Monza come Biennale delle arti decorative, la Triennale di Milano varca, l’anno prossimo, i suoi 100 anni di vita mettendo in atto una profonda trasformazione dell’istituzione.

Come? Si parte dalla radicata eredità culturale multidisciplinare, che nel tempo ha generato riflessioni costruttive, tenendo conto di una società in rapida trasformazione. Ecco allora interconnettersi l’anno celebrativo con il piano strategico 2022-2026.

I Triennale, 1923
XXIII Triennale, 2022

Il centenario vede un ricco programma di eventi nel corso di tutto il 2023. Tre importanti progetti espositivi segneranno l’anniversario ripercorrendo la storia della Triennale attraverso le discipline che le sono più familiari: design, architettura e arte. Il Museo del Design Italiano (nuovamente visitabile dal 15 aprile), la mostra Triennale. Home Sweet Home (da maggio a settembre) e quella sulla pittura italiana contemporanea (da ottobre 2023 a gennaio 2024) faranno dialogare memoria storica e lavori di designer, architetti, artisti di oggi.

XI Triennale, 1957
XVI Triennale, 1979/1982

A maggio, si svolgeranno in concomitanza l’inedita performance creata da Romeo Castellucci, Grand Invité 2021-2024 di Triennale Milano, negli spazi del Palazzo dell’Arte, e un convegno alla Villa Reale di Monza sulla nascita dell’ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, avvenuta proprio durante la prima edizione della Biennale delle arti decorative.

“Triennale. Home Sweet Home”: immagine del padiglione svedese alla VIII Triennale – © Associated Press Photo, courtesy Archivi Triennale Milano

E, infine, quale occasione migliore per aprire al pubblico gli archivi della Triennale (dicembre 2023). Nella straordinaria prospettiva che va dall’ingresso verso la scala elicoidale del Palazzo dell’Arte – non più visibile da oltre 30 anni – sarà allestito lo spazio denominato Il Magnete, nel quale si potranno consultare migliaia di disegni, progetti, foto, lettere, testi, tutti digitalizzati. Ma anche fare ricerca e sviluppare idee per il futuro grazie al Centro di Ricerca di Triennale che proprio nel Magnete rinascerà.

Museo del Design Italiano: Aldo Rossi, “Cabina dell’Elba”, 1980, Bruno Longoni Atelier (1983) – Photo © Federico Manusardi
Angelo Mangiarotti, deposito industriale Splügen Bräu, Mestre (Venezia), 1962 – Photo © Archivio Giulio Barazzetta

Il calendario 2023 continua poi ad articolarsi con retrospettive sui grandi protagonisti dell’architettura e del design (Angelo Mangiarotti, Ettore Sottsass, Gabriele Basilico), mostre in partenariato culturale con Fondation Cartier pour l’art contemporain, focus su artisti italiani (Lisa Ponti, Anna Franceschini), collettive internazionali di fotografia, primi piani sui finalisti del Premio italiano di architettura 2023 promosso insieme al MAXXI. E molto altro.

Anna Franceschini, “Smooth Operators”, installazione presso la galleria Vistamare, Milano, 2022 – Photo © Andrea Rossetti, courtesy l’Artista e Vistamare

In tutto 17 progetti chiave (solo quelli del 2023) individuati dal piano strategico Design the Future, che fino al 2026 chiarisce gli obiettivi di Triennale, definendone gli ambiti prioritari di azione dal suo interno. Tra questi, l’ampliamento dell’offerta didattica, il consolidamento delle partnership internazionali, la riattivazione del Centro Studi, la creazione di un Innovation Hub.

Un’immagine d’epoca dello spazio che ospiterà Il Magnete

E poi, per i prossimi anni, prefissati in 4 macro obiettivi, ci sono: un maggior coinvolgimento del pubblico, indispensabile per la formazione di una sensibilità culturale; il rafforzamento della reputazione di Triennale come spazio di innovazione e multidisciplinarietà, insieme alla sua valorizzazione come luogo di ricerca e sperimentazione; un modello organizzativo più agile, capace di produrre impatti ecosistemici sul settore, sul territorio e sui cittadini. Sul sito dedicato future.triennale.org è possibile seguire gli sviluppi dei progetti e approfondire i temi trattati.