Ole Scheeren: l’architettura è il palcoscenico della vita

In Germania, una mostra allo ZKM di Karlsruhe celebra il pluripremiato architetto tedesco, autore dell’innovativo progetto residenziale The Interlace a Singapore

Ole Scheeren “DUO” © Buro-OS – Photo © Iwan Baan
Ole Scheeren “DUO” © Buro-OS – Photo © Iwan Baan

La filosofia progettuale dell’architetto tedesco Ole Scheeren può essere sintetizzata nel nome stesso di uno dei sui progetti più noti e spettacolari, The Interlace, a Singapore, firmato insieme allo studio OMA: invece di puntare sulla verticalità per la realizzazione di un gigantesco complesso residenziale, l’architetto ha affrontato l’impresa giocando sugli incastri provocati dall’orizzontalità: 31 blocchi di 6 piani, impilati a formare un disegno esagonale, creano un insieme di interconnessioni, volumi sfalsati e terrazzamenti.

Ole Scheeren © ZKM | Zentrum für Kunst und Medien – Photo © Felix Grünschloss
Ole Scheeren © ZKM | Zentrum für Kunst und Medien – Photo © Felix Grünschloss

Gli intrecci del progetto, che potrebbero ricordare una composizione di mattoncini Jenga, danno vita a una moltitudine di collegamenti tra i blocchi, spazi comuni e giardini pensili, che sfruttano la superficie orizzontale: l’architettura residenziale viene così reinterpretata, trasformata in un modello innovativo, e con essa la concezione di vita comunitaria. Dopotutto, «la forma segue la finzione», ricorda Scheeren, parafrasando il celebre motto “La forma segue la funzione”, principio alla base del del design moderno.

OMA Ole Scheeren, The Interlace © OMA Ole Scheeren – Photo © Iwan Baan
OMA Ole Scheeren, The Interlace © OMA Ole Scheeren – Photo © Iwan Baan

L’architetto viene oggi celebrato dalla mostra, la sua prima personale, Ole Scheeren: spaces of life presso il ZKM – Zentrum für Kunst und Medien di Karlsruhe, che è anche la sua città natale. Inaugurata il 10 dicembre e visitabile fino al 4 giugno, la mostra allestisce negli atri del museo installazioni che pongono al centro del percorso, oltre a The Interlace, una serie di edifici progettati dall’architetto tedesco, che aprono una finestra sul mondo delle prospettive dell’abitare del futuro.

“Ole Scheeren : spaces of life” ZKM Karlsruhe, 2022 – Photo © Felix Grünschloss
“Ole Scheeren : spaces of life” ZKM Karlsruhe, 2022 – Photo © Felix Grünschloss

Tra modelli appositamente realizzati, disegni e fotografie, il fiore all’occhiello dell’esposizione è la possibilità di “visitare” i progetti di Scheeren anche tramite AR: ad esempio, quando si scansiona il rispettivo codice QR accanto ai modelli di un edificio, esso apparirà sullo schermo dello smartphone inserito nel suo ambiente reale, consentendo di intravedere i suoi spazi interni.

Ole Scheeren, Archipelago Cinema © Ole Scheeren – Photo © Piyatat Hemmatat
Ole Scheeren, Archipelago Cinema © Ole Scheeren – Photo © Piyatat Hemmatat

Nota per la capacità di attivare nelle persone che la osservano (e che la abitano) la fantasia, le emozioni e una forte curiosità, l’architettura di Scheeren offre punti di vista innovativi sui modi di vivere e interagire con lo spazio urbano, qualità che hanno contribuito all’assegnazione  di importanti riconoscimenti all’architetto, tra cui il CTBUH Urban Habitat Award 2021 per DUO a Singapore, il World Building of the Year Award 2015 per The Interlace a Singapore e il CTBUH Best Tall Building Worldwide Award 2013 per la sede della CCTV a Pechino.

Ole Scheeren, Guardian Art Center © Buro-OS – Photo @ Iwan Baan
Ole Scheeren, Guardian Art Center © Buro-OS – Photo @ Iwan Baan

Classe 1971, nel 1995 ha iniziato a lavorare presso l’Office for Metropolitan Architecture (OMA) di Rem Koolhaas, dove nel 2002 è diventato partner e direttore degli uffici di Beijing e Hong Kong. Nel 2010 Scheeren ha fondato il suo studio di architettura, Büro Ole Scheeren, con uffici a Hong Kong, Beijing, Berlino e Londra, dove è capo progettista e responsabile della visione creativa e dello sviluppo strategico dell’azienda.