Perla del razionalismo italiano progettata tra il 1932 e il 1935 da Piero Portaluppi e oggi patrimonio del FAI, Villa Necchi Campiglio è stata la fastosa cornice della cerimonia che ha celebrato gli arredatori di interni under 40, finalisti del premio indetto dalla Fondazione Filippo Perego.
Costituita da pochi mesi, la Fondazione è un progetto del suo fondatore e Presidente Filippo Perego, interior designer e sostenitore del FAI, che nel corso di una lunga carriera ha arredato le case di prestigiose committenze nel panorama italiano e internazionale.
Affiancato dal Vicepresidente Carlo Cinque, Perego ha sviluppato il premio al fine di sostenere la professione di interior designer e fare conoscere a un pubblico più vasto il lavoro dei giovani talenti più interessanti; e in seguito alle numerose richieste, l’iniziativa auspica alla promozione di future edizioni, aperte a un numero crescente di candidature.
Insieme al Presidente, a dare il benvenuto ai duecento ospiti della serata è stata una giuria d’eccezione, presieduta dal Presidente del FAI Marco Magnifico, Marva Griffin (ideatrice del Salone Satellite – Salone del Mobile Milano), Marina Borromeo Arese (Ad marketing e progetti speciali, Sag srl), Aurelio Magistà (Direttore del supplemento mensile dedicato al design del quotidiano La Repubblica), Silvia Nani (Design editor del Corriere della Sera), Francesca Taroni (Direttrice di Living e Abitare).
Tra i cinque finalisti — Stefania Agostini e Luca Mostarda (AMArchitetrue), Lucrezia Calvi, Maria Vittoria Paggini, Federico Peri e Giacomo Totti — si è aggiudicata il primo premio, pari a 10.000 euro, Lucrezia Calvi, mentre una menzione speciale è stata assegnata al progetto di Maria Vittoria Paggini. Ai vincitori viene inoltre offerta la possibilità di partecipare a un cantiere del FAI, che in questa occasione sarà la villa ottocentesca di Villareale, a Pavia, appartenente a Filippo Perego e recentemente donata al FAI.