Benvenuti a casa

Il luxury marketplace The Invisible Collection ha inaugurato la sua dimora permanente nell'Upper East Side di Manhattan, con una selezione di pezzi unici immaginati dai protagonisti del design contemporaneo

The Townhouse by The Invisible Collection, New York - Photo © Sean Davidson
The Townhouse by The Invisible Collection, New York - Photo © Sean Davidson

Entrando nella townhouse newyorkese – trasformata in una residenza per collezionisti che The Invisible Collection ha scelto come suo spazio a New York (24 East 64th Street) si è avvolti da un’atmosfera raffinata in cui spiccano arredi all’avanguardia plasmati con maestria artigianale.

Inaugurato in uno dei quartieri più eleganti di Manhattan, la nuova casa del marketplace fondato da Anna Zaoui, lsabelle Dubern-Mallevays e Lily Froehlicher segue il debutto di Londra e i pop-up con le case d’aste Phillips e Sotheby’s a Southampton, Los Angeles e Aspen.

«Abbiamo lavorato per sei anni a questa apertura,» spiega Lily Froehlicher. «Quando abbiamo lanciato The lnvisible Collection i nostri primi incontri con i clienti e la stampa si sono svolti nell’attico di Anna Zaoui, con vista su Central Park, progettato da Pierre Yovanovich. Era la perfetta incarnazione di quella art de vivre che il nostro marchio rappresenta e promuove. Avere oggi una casa per ospitare i newyorkesi in modo intimo è un sogno che diventa realtà».

Progettato in collaborazione con lo studio multidisciplinare di Lisbona Garcé & Dimofski, materiali naturali e cromie neutre caratterizzano i diversi livelli di The Townhouse: al primo piano si apre il Grand Salon, spazio in cui i talenti sono invitati a mettere in scena la propria creatività attraverso mostre personali. In occasione dell’opening, ad esempio, il brand ha presentato la prima collezione di arredi di Aline Asmar d’Amman, a cui seguiranno progettisti del calibro di Laura Gonzalez, Noe Duchaufour-Lawrance e Charles Zana.

Una sala separata, affacciata sul giardino, diventa invece il palcoscenico per i pezzi iconici del brand, mentre al piano terra un’ampia biblioteca accoglie i collezionisti e gli appassionati di design per condividere idee e partecipare a dibattiti.

«Aprire una sede a New York è sempre stato il nostro sogno» afferma la co-fondatrice Isabelle Dubern-Mallevays. «Gli Stati Uniti sono il nostro primo mercato e siamo felici di presentare qui designer e artisti, europei e internazionali, molto ricercati ed esposti con la sobria eleganza che è il tratto distintivo del nostro marchio. Per far scoprire i talenti e i nuovi emergenti con collezioni che spaziano dall’artigianato agli NFT».

E nell’idea di raccontare il savoir-faire francese, The Townhouse ha invitato quattro maison appartenenti al gruppo Métiers d’Art di Chanel (Lesage lnterieurs, Studio MTX, Goossens e Lemarié). E su un fronte più culturale ha avviato una collaborazione con la libreria parigina 7L (fondata da Karl Lagerfeld nel 1999 e acquisita da Chanel nel 2021) per introdurre “7L book curation”, servizio su misura dedicato alle dimore dei clienti.

Photo © Sean Davidson