Arte e design, una storia di affinità

A Parigi, l’edizione inaugurale di Paris+ par Art Basel, fiera d’arte contemporanea, è stata accompagnata da eventi legati in varia misura al design: due mondi che, nella nostra epoca, mostrano punti di contatto interessanti

“Sites”, Alicia Kwade – courtesy of kamel mennour & Paris+ par Art Basel
“Sites”, Alicia Kwade – courtesy of kamel mennour & Paris+ par Art Basel

A fine ottobre Parigi ha ospitato uno degli eventi fieristici legati all’arte contemporanea più attesi della stagione: Paris+ par Art Basel, organizzata dal colosso mondiale che organizza gli omonimi appuntamenti a Basilea, Miami Beach (1-3 dicembre, adesso in piena fase di preparazione) e Hong Kong. L’occasione ha attirato migliaia di visitatori (la sola fiera ne ha registrati circa 40.000) e si è estesa alla città con interventi all’aria aperta.

Paris+ par Art Basel 2022
Paris+ par Art Basel 2022

Un elemento interessante è stato la curiosità che il mondo dell’arte dimostra nei confronti del design: stand progettati da studi di alto livello (Pierre Yovanovitch per Gagosian, Olivier Dwek per LGDR), tanti esempi di arte funzionale o direttamente ispirata a oggetti ed elementi dell’abitare. I mobili in legno scolpito di Daniel Dewar & Grégory Gicquel (Loevenbruck, Parigi), le sedie coloratissime in metallo forgiato di Tschabalala Self (Eva Presenhuber, Zurigo/New York), l’installazione di Yong Xiang Li fatta di pannelli che abbassandosi diventavano sedute (Antenna Space, Shanghai).

“Lifted Lounge #1”, Tschabalala Self – courtesy of Galerie Eva Presenhuber
“Lifted Lounge #1”, Tschabalala Self – courtesy of Galerie Eva Presenhuber

Curiosità peraltro ricambiata dal design, che si avvicina sempre di più ai metodi e ai linguaggi dell’arte. La galleria milanese Nilufar ha organizzato una piccola mostra-evento; mentre la fiera nomade Unique Design x Paris, che dal 2019 organizza eventi dedicati al collectible design (prossimo appuntamento a Los Angeles, dal 16 al 19 febbraio), ha proposto una serie mobili e oggetti che erano altrettanti esperimenti su forma e materia, come il tavolo e le sedie d’asfalto Lost Highway di Lionel Jadot.

“8 Chairs (Adolescent Fabrications)”, Yong Xiang Li – courtesy of Antenna Space
“8 Chairs (Adolescent Fabrications)”, Yong Xiang Li – courtesy of Antenna Space

La prossimità delle due discipline è emersa più forte che mai dal confronto tra due progetti: l’installazione Sites dell’artista Alicia Kwade, in place Vendôme, e lo skate park ideato dal designer Yinka Ilori, realizzato all’ultimo piano di Unique Design x Paris. Entrambi hanno stimolato l’interazione col pubblico, che si è trovato a utilizzare i due luoghi urbani in modo inedito.

“Lost Highway”, Lionel Jadot
“Lost Highway”, Lionel Jadot

«L’idea è stata anche quella di riconquistare lo spazio», spiega il curatore Jérôme Sans, che ha lavorato al progetto di place Vendôme. «Ormai le città si attraversano sempre più velocemente. Con questa installazione il pubblico si è fermato, ha esplorato la piazza, ha voluto toccare le pietre e sentire la loro energia. Un viaggio poetico, filosofico, che parla anche dell’ambiente che ci circonda e del suo mistero».

Unique Design x Paris
Unique Design x Paris
Skate Park by Yinka Ilori, Unique Design x Paris
Skate Park by Yinka Ilori, Unique Design x Paris

Allo stesso modo, lo skate park di Ilori ha creato un paesaggio colorato e surreale in una struttura industriale, per la soddisfazione dei ragazzi della zona che l’hanno fatto vivere utilizzandolo per le loro evoluzioni in velocità. È design, è arte pubblica? È entrambe le cose.