Porsche Experience Center, Castrezzato, Italy - Photo © Porsche Italia
Porsche Experience Center, Castrezzato, Italy - Photo © Porsche Italia

All’interno del Porsche Experience Center Franciacorta si respira profondamente l’identità del marchio. Il fascino e l’avanguardia tecnologica che hanno determinato il successo della Casa di Zuffenhausen, dagli anni ’30 a oggi, è stato tradotto in un’architettura in grado di creare un’esperienza a tutto tondo e amplificare le emozioni che il mondo Porsche e le sue vetture sportive sanno generare, “sia che le si guardi semplicemente da fuori sia che ci si sieda al volante e le si guidi”, per usare le parole di Matthias Müller, presidente del Cda di Porsche.

Design, innovazione, lifestyle, passione, performance, sono i valori che hanno plasmato la storia di Porsche e che ora si possono rivivere all’interno del nuovo complesso, situato in Franciacorta e destinato a clienti ed appassionati. Tutto all’interno risponde a tali principi, dall’architettura all’interior design, che ha chiamato in causa anche Pedrali per l’arredo degli spazi pubblici, in una efficace sinergia di stile e pensiero.

Progettato dallo studio milanese GBPA Architects, il nuovo Porsche Experience Center sorge a Castrezzato, in provincia di Brescia, su una superficie di 60 ettari. Si tratta del primo in Italia e il più grande al mondo. L’attenzione all’ambiente ha guidato ogni fase del progetto, dallo studio del design alla sua realizzazione, in linea con la strategia di Porsche.

Il concept architettonico è stato infatti studiato per recuperare il più possibile gli edifici preesistenti e l’intero impianto è alimentato da energia proveniente da fonti rinnovabili. Fra il verdeggiante panorama collinare della Franciacorta il complesso si posiziona in morbida continuità, ripartito fra il Customer Center e il Paddockossia il circuito che ospiterà grandi eventi motoristici, comprensivo di tre differenti zone di esercizio: la pista con tracciato tecnico, l’area di guida sicura e un percorso “Off Road”.

Cuore del progetto è il Customer Center creato a partire da una distintiva struttura a 11 arcate lungo una superficie di 5600mq. Configurandosi come una porta di acceso a tutte le esperienze rivolte ai visitatori, esso ruota attorno a un’agorà centrale da cui si dipanano i vari servizi: sale briefing, showroom, ristorante panoramico, bar, uno shop e l’area kids. È qui che i prodotti Pedrali si inseriscono in modo fluido e dinamico, secondo una progettualità giocata in un costante parallelismo fra design degli interni e dell’automotive.

Le aree destinate all’accoglienza si distinguono per il comfort, la presenza di materiali caldi come il legno e una palette cromatica neutra. A partire dal ristorante Speedster, dove le sedie Vic, disegnate da Patrick Norguet, si allineano a questo ideale grazie alle dimensioni generose della seduta imbottita che offre alti livelli di comodità e ai toni scelti del grigio e del senape; esse incorniciano i tavoli ArkiBase, costellando la sala panoramica a sbalzo sull’autodromo.

In quest’area trova posto anche il bar Targa la cui sala indoor, arredata con le sedie Nemea, disegnate da CMP Design, e con gli sgabelli della collezione Babila, a firma di Odo Fioravanti, sfocia sulla terrazza panoramica adatta per godere lo spettacolo del circuito direttamente accomodati sui divani Reva (design Patrick Jouin), caratterizzati dalla sottile cornice perimetrale in estruso di alluminio. L’ambiente è completato dall’abbinamento fra le sedute Remind, di Eugeni Quitllet, e i tavolini Elliot, uniti dalla fresca tonalità beige e dalla silhouette leggera.

Uno stile differente disegna il Business Center (con capienza fino a 140 posti a sedere) e la Board Room (per meeting di lavoro, aperta anche ad aziende che qui vogliono organizzare i propri eventi): l’anima più tecnologica di Porsche emerge attraverso colori e materiali tecnici (dal nero al grigio, dall’acciaio al vetro). E così anche il design Pedrali si adatta al contesto.

Il disegno razionale e pulito delle sedie Tweet, disegnate da Marc Sadler, e i tavoli Ypsilon nella versione tilting (quindi con piano ribaltabile, accatastabili e dotati di ruote) rispondono alla richiesta di flessibilità dello spazio; fa seguito la rigorosa morbidezza della poltrona direzionale Elinor e l’impronta lineare di Arki-Table con il suo piano ultrasottile.