Artemest approda a Manhattan

Il marketplace virtuale di opere esclusive, realizzate a mano in Italia, apre il suo primo spazio fisico: una galleria in Chelsea, nel cuore creativo di New York

Artemest Gallery, New York
Artemest Gallery, New York

Passeggiando nel quartiere in cui si snoda la High Line, scandito dalle gallerie d’arte che espongono la creatività contemporanea, non passa inosservato il primo spazio fisico inaugurato da Artemest (518 West 19th Street, New York), marketplace online portabandiera di quel made in Italy che nasce dall’incontro tra creatività contemporanea e alto artigianato.

«Artemest Galleria è stata concepita come uno spazio interfunzionale dove si raccontano storie e dove se ne scrivono di nuove, un vero hub per la nostra comunità di New York», spiega Marco Credendino, fondatore e CEO.

Esteso su 500 mq e organizzato in cinque diverse aree – galleria espositiva, project room, zona ufficio, una stanza dedicata a finiture e tessuti, un giardino intimo e raccolto – questo nuovo indirizzo newyorkese mette in scena l’eccellenza italiana attraverso una serie di opere destinate a diventare oggetti da collezione, plasmate dai maestri artigiani e create da artisti e designer di fama internazionale.

Ippolita Rostagno
Ippolita Rostagno
Artemest Gallery, New York
Artemest Gallery, New York

«Vogliamo che Artemest Galleria sia uno spazio in cui esporre gli oggetti decorativi, i mobili e l’illuminazione minuziosamente realizzati dalla nostra rete di 1.400 artigiani italiani» racconta Ippolita Rostagno, fondatrice e Direttore Creativo. «Un luogo in cui possiamo dar vita a pezzi che interpretano la cultura tradizionale del maker attraverso una lente contemporanea. Uno spazio di sperimentazione, divertimento e sorpresa per la nostra community».

L’obiettivo era creare un luogo dove interior designer, architetti, collezionisti e visitatori potessero immergersi alla scoperta delle tecniche tradizionali e delle capacità della mano dell’uomo, che riesce a creare opere straordinariamente sofisticate.

Come i pezzi unici presentati in BLOW, esposizione inaugurale di Artemest Galleria, in cui la maestria dei soffiatori del vetro di Murano si svela attraverso lo sguardo pop dell’artista caraibico Bradley Theodore in una collezione realizzata da Ongaro e Fuga, Fratelli Tosi, Luci Italia, Specchi Veneziani, Multiforme, Venice Factory, Covi e Puccioni.

Un’intersezione tra la vibrante iconografia dell’artista, caratterizzata da coloratissimi teschi e ananas, e la classicità veneziana, con i suoi imponenti lampadari e specchi, in una sapiente reinterpretazione della magnificenza italiana.