Kyoto vista da nendo

Il design visionario dello studio fondato da Oki Sato dialoga con la maestria dei più celebri artigiani giapponesi in una mostra che, dopo il debutto in Giappone, approda adesso a New York

nendo sees Kyoto – Photo © Takumi Ota courtesy of Friedman Benda and nendo
nendo sees Kyoto – Photo © Takumi Ota courtesy of Friedman Benda and nendo

Presentata inizialmente a Kyoto, la mostra dedicata alla collaborazione dello studio di Oki Sato con sei maestri artigiani giapponesi approda per la prima volta negli States, nel cuore di Manhattan, negli spazi della galleria Friedman Benda (515 West 26th Street, New York – fino al 15 ottobre 2022).

In un dialogo inedito tra una visione pioneristica del design e alcune manifatture storiche, gli oggetti della tradizione del Sol Levante sono reimmaginati attraverso la lente contemporanea. Il passato rivive nel futuro integrandosi a tecnologie, forme e materiali innovativi, nell’esposizione itinerante nendo sees Kyoto con una selezione di pezzi ricchi di cultura e storia.

Oggetti e arredi plasmati da maestri che sono espressione di una tradizione plurisecolare, che vede le tecniche tramandate di generazione in generazione. Nelle mani di Onishi Seiwemon (16esima generazione), i recipienti utilizzati nella cerimonia del tè abbandonano l’uso del metallo lasciando spazio alla stampa 3D, mentre le lanterne nell’iconica carta washi realizzate da Kojima Shouten (12esima generazione) sono reimmaginate in dieci differenti modellature.

La ceramica raku, prodotta a Kyoto per la prima volta nel XVI sec. dalla prima generazione della famiglia Raku, si svela nel design di nendo (in collaborazione con Kichizaemon Raku Jikinyū, 15esima generazione) come un recipiente in cui sono enfatizzate le finiture grazie a un processo di assorbimento delle bevande e delle loro nuances.

I paraventi Fuu-raijin realizzati con l’artigiano Masaki Yano e il falegname Takeshi Sakurada sono invece prodotti utilizzando il Sashimono, antica tecnica caratterizzata da un reticolo geometrico di elementi contorti e curvi assemblati senza uso di colle. E in una rilettura degli elementi fondanti la cultura giapponese, il giardino viene trasposto da Ogawa Katsuaki (12esima generazione) all’interno della casa, attraverso la creazione di un manufatto in cui la roccia si fonde al legno, dando vita a un arredo pieno del fascino della natura.

Tutte le immagini © Takumi Ota, courtesy of Friedman Benda and nendo