Onde di creatività dai Paesi Bassi

Hanno qualcosa da dire i Rising Talents di Maison&Objet, sette designer dei Paesi Bassi scelti da una giuria d’eccellenza e presenti in fiera con i loro pezzi sperimentali dall’8 al 12 settembre 2022 nella capitale francese. Uniti da radici comuni, ma differenti nella forza espressiva

Maison&Objet 2022 - Rising Talents (Netherlands)
Maison&Objet 2022 - Rising Talents (Netherlands)

Diversi ma uguali, uniti dall’originalità, l’intelligenza, il piacere del fare. E soprattutto dal fascino per materiali e ricerca volti allo sviluppo di nuovi processi produttivi e anche dall’azione all’impatto ambientale e sociale. Ognuno nella propria individualità e singolare capacità di trasformare in reale l’immaginario. Sono sette i designer olandesi selezionati da una giuria eminente per esporre la propria visione nella sezione speciale Rising Talents durante la prossima edizione di Maison&Objet, dall’8 al 12 settembre 2022 a Parigi. Tutti provenienti dalle strutture formative dei Paesi Bassi più accreditate del settore.

Hanna Kooistra

La tradizione racconta da dove veniamo
Laureata alla ArtEZ University of the Arts di Arnhem e nominata da Kiki Van Eijk, Hanna Kooistra prende come riferimento gli oggetti olandesi, in risposta alla diffusa globalizzazione. Così reinterpreta la tradizionale sedia knopstoel decostruendola, sciogliendo le corde che tengono insieme i suoi pezzi, sino al punto di renderla pieghevole e appenderla a una parete. Anche le sue caffettiere Plakkenpot, realizzate in legno di abachi, si ispirano a un modello in argento del Rijksmuseum, ma con una forma ridisegnata stilizzandola al massimo. Tra i progetti a cui sta lavorando, quello di uno sgabello pieghevole in legno e tessuto che si rifà ai tradizionali indumenti fiamminghi (www.hannakooistra.com).

 Gijs Wouters & Ruben Hoogvliet. Photo © barbaraammerlaan

Si congela, si scioglie, si rompe in pezzi…
Si sono incontrati all’ArtEZ University of the Arts di Arnhem e condividono l’attrazione per i materiali che cambiano nel tempo. Scelti da Kiki Van Eijk, Ruben HoogvlietGijs Wouters realizzano la loro collezione di ciotole e portacandele in porcellana, Gravity, senza l’uso di stampi, immergendo strutture in schiuma nell’argilla liquida e appendendole ad asciugare prima di cuocerle. I due stanno anche studiando la possibilità di sostituire la schiuma sintetica con un’alternativa più sostenibile. Ne escono creazioni insolite, nate da una profonda ricerca sperimentale che ha portato Wouters ad esplorare le potenzialità della porcellana, ad esempio mescolandola al tessuto. (www.rubenhoogvliet.nl, www.gijswouters.com).

Théophile Blandet

Tra funzione e arte
«Riconsiderare il modo in cui pensiamo alla plastica. Proprio come l’avorio, un giorno sarà bandita. Dovremmo rivalutarla come qualcosa di prezioso». Guidato da questo pensiero, Théophile Blandet, diplomato alla Design Academy Eindhoven e individuato da Hella Jongerius, crea la serie PS, che sta per Post-Scriptum ma anche Polystyrene, realizzata interamente con ritagli di plastica riciclati. Il suo lavoro è stato esposto a Frieze London, Art Basel e Fiac Paris e premiato con una mostra personale alla Galerie Fons Welters di Amsterdam nel 2020. (www.theophileblandet.com).

Vera Meijwaard & Steven Visser; Lint (Moooi Carpets); photo © www.renevanderhulst.nl

La provocazione per arrivare al risultato
«Cerchiamo di progettare un tipo di prodotto diverso e capace di distinguersi, ma con un design minimalista», affermano Steven Visser e Vera Meijwaard, che lavorano per marchi come Pulpo, Moooi, Linteloo e Hermès (per cui hanno progettato una serie di vetrine). Provenienti dall’ArtEZ University of the Arts di Arnhem e scelti da Ineke Hans, a Maison&Objet presentano Gray on Grey, mobile contenitore realizzato in HIMACS, materiale solid surface, e ispirato alle casse di plastica industriali. (www.vissermeijwaard.nl).

Seok-Hyeon Yoon; Photo © barbaraammerlaan & © Ronald Smits

Sostenibilità ed estetica
La resina di un particolare albero orientale in sostituzione dei tradizionali smalti della ceramica. Seok-Hyeon Yoon, nato in Corea e olandese d’adozione, utilizza questo materiale naturale chiamato “ott” nel suo Paese d’origine e utilizzato per laccare il legno da oltre 2.000 anni. Selezionato da Wieki Somers il suo Ott/Another Paradigmatic Ceramic è un progetto che dichiara gli studi di design industriale alla Kookmin University di Seoul prima di diplomarsi alla Design Academy Eindhoven e mostra la contaminazione con forme di ispirazione coreana (www.yoonseokhyeon.com).

Simone Post; Photo © barbaraammerlaan

Il potenziale dello scarto
«Il mio design inizia sempre con un materiale che viene buttato via o distrutto, qualcosa in cui vedo sempre molto potenziale», spiega Simone Post. Da qui parte Wood Weavings, serie di contenitori e ciotole realizzati in legno e tessuto, un rimando ai cesti intrecciati visti dalla designer in Gambia. Diplomata alla Design Academy Eindhoven e selezionata da Ineke Hans, Post ha già sviluppato varie wax prints per il produttore di tessuti olandese Vlisco e lavorato con aziende come Adidas e Kvadrat (www.simonepost.nl).

Sanne Terweij

Il colore e la sua forza
Vincitrice del Rising Talents Awards Craft, Sanne Terweij, da appassionata di nuoto subacqueo, trae ispirazione dai colori visti sott’acqua per creare sculture a parete composte da centinaia di piccoli rettangoli di metallo ossidati e corrosi che danno vita a finiture, trame e sfumature affascinanti. Les Ateliers d’Art de France e Crafts Council Nederland, che l’hanno nominata, scelgono di offrirle visibilità internazionale per espandersi nei mercati globali (www.sanneterweij.com).