Villa Copenhagen
Villa Copenhagen
DATA SHEET

Client: Strawberry Properties
Hotel operator: Nordic Hotels & Resorts
Architectural design: Krook & Tjäder
Interior design: Earth Studio, Epicurean, Goddard Littlefair, Shamballa Jewels, Universal Design Studio
Furnishings: Brdr. Petersen, Carl Hansen & Søn, Fogia, Fredericia, Fritz Hansen, Getama, House of Finn Juhl, J.L. Møllers Møbelfabrik, Menu, Mobel Copenhagen, Skandinavisk
Lighting: Astep, Flos, Louis Poulsen
Bathrooms: Axor, Nero Marquina
Photo credits: Andy Liffner, Stine Christiansen

Una posizione privilegiata, vicino ai famosi Giardini di Tivoli e al Meatpacking District, 390 stanze e una grande varietà di spazi e servizi. Villa Copenhagen è il risultato del progetto di recupero e trasformazione dello studio Krook & Tjäder della ex sede centrale delle Poste e Telegrafi, riferimento architettonico per la capitale danese, costruita nel 1912 dall’architetto Heinrich Wench.

Alla referenzialità storica delle sue facciate neobarocche corrisponde un progetto di interior elaborato a più mani ma coerentemente accordato per restituire un’atmosfera accogliente e celebrativa del design scandinavo, tradizionale e contemporaneo.  Tra colori tenui, mobili dalle linee essenziali, soluzioni ed esperienze sostenibili, spazi verdi interni creati per promuovere calma, benessere e socialità.

Il londinese Universal Design Studio ha realizzato gran parte degli spazi pubblici – corridoi e scale – e le 390 camere per gli ospiti; Goddard Littlefair, sempre di Londra, è stato coinvolto per accentuare gli aspetti storici e l’architettura dell’edificio, introducendo, al contempo, anche il design nordico contemporaneo; l’architetto danese Eva Harlou di Earth Studio ha progettato la ‘sostenibilissima’ Earth Suite, contraddistinta da materiali e tessuti riciclati, insieme a mobili ecologici del produttore danese Mater Design; mentre i creativi di Epicurean hanno collaborato con Goddard Littlefair per l’identità dei ristoranti, del lounge bar, dello spazio eventi multifunzionale Playroom e del Pool Bar sul tetto.

L’ingresso rivolto a nord conduce a un cortile quadrato allestito da Shamballa Jewels, coperto con una griglia di vetro sfaccettato. Gli spazi legati alla ristorazione e alla socialità regalano atmosfere vivaci e informali che combinano il recupero di elementi originali con il design scandinavo senza perdere la connessione con la storia dell’edificio.

L’ex sala dedicata allo smistamento della posta, situata a fianco dei binari ferroviari, ora ospita lo spazio per la colazione Public e il panificio dell’hotel Rug Bakery. Basandosi su fotografie d’epoca, i designer hanno adattato gli spazi mantenendo gli archi originali e inserendo luci con drappeggi, pannelli con canne in rame e i mattoni originali smaltati.

Il bar e ristorante Kontrast si caratterizza per il design sobrio ispirato alla metà del secolo scorso, con un bancone postale originale, pareti in mattoni a vista e una varietà di postazioni che circondano la cucina aperta in acciaio. Con il nome che corrisponde alla versione breve dell’indirizzo Tietgensgade 37, il T37 è presentato da Littlefair come “spazio forte, stoico e grandioso”: occupa l’ex ufficio postale ed è impostato su robuste colonne di marmo Arabescato,  pregiandosi altresì del soffitto a cassettoni restaurato, delle originali boiserie in legno e dell’ingresso decorato.

Mentre il Pool Bar, con le sue pergole in acciaio Corten, è invece un rifugio sul tetto con vista su uno dei cortili della Villa. Qui si trova anche la piscina di 25 metri progettata da Krook & Tjader Architects che viene riscaldata 365 giorni all’anno dal calore in eccesso prodotto dai frigoriferi delle cucine, rendendola quindi intrinsecamente sostenibile. Il bancone del bar invece è rivestito con il rame del vecchio tetto, sottolineando così l’approccio progettuale adottato da Epicurean, che sviluppa un concetto di unicità degli spazi a partire dalla posizione all’interno dell’hotel e dalla destinazione d’uso precedente, e dunque anche dai materiali presenti.

Universal Design Studio, per camere e suite, si è ispirato al carattere romantico delle maestose residenze di Copenaghen, reinstallando o restaurando elementi come le cornici delle grandi finestre, le travi in legno, i pavimenti a spina di pesce, le porte e gli architravi.

Gli schemi cromatici sono fortemente influenzati dai dipinti ‘silenziosi’ del maestro Vilhelm Hammershøi, capostipite dell’arte d’interni danese, e traducono l’uso sobrio ed elegante della luce in una tavolozza di colori caldi e delicati, tenui tonalità ocra, mattone, grigio verde e rame. Universal ha incorporato una selezione di mobili classici e contemporanei, combinati con arredi e oggetti illuminanti personalizzati o rieditati, attinenti al design danese funzionale ma umanista, includendo pezzi originali di Finn Juhl , Ole Wanscher, Nanna Ditzel, Niels Otto Møller, Hans Wegner, Borge Morgensen. Ma anche dell’italiano Gio Ponti.