Ogni anno, per il Salone del Mobile.Milano vengono costruiti centinaia di ambienti, scenografie dettagliatissime – e a volte dalle superfici importanti – pensate dalle aziende per presentare al meglio le loro nuove collezioni. Una piccola città del design che ritrae con precisione il gusto di quel preciso momento. Una colossale installazione collettiva che viene eretta in pochi giorni, dura una settimana e poi sparisce, per rimanere solo nelle fotografie e nei video che hanno documentato l’evento.
Ma c’è un’alternativa, quella individuata da un’azienda – Minotti – che ne ha prolungato la durata in modo originale: il padiglione realizzato in occasione del sessantesimo Salone è oggi infatti migrato in una location virtuale, raggiungibile e visitabile da ogni parte del mondo. Un film di 4 minuti e 40 secondi, Minotti Pavilion, in cui questa speciale “architettura manifesto” continua a vivere grazie a riprese descrittive e coinvolgenti. Ed è inserita, con un preciso lavoro di animazione digitale, nel contesto urbano di una metropoli vista all’imbrunire.
Nel video si vedono i passanti fermarsi davanti alle grandi vetrine e osservarne l’interno. Lo sguardo poi si solleva e sorvola il roof garden realizzato sopra l’edificio, dove – tornato a livello strada – poi entra con una serie di piani-sequenza. All’interno la protagonista è la collezione 2022, affiancata in un continuum di stile da alcuni pezzi già a catalogo e particolarmente rappresentativi. L’obiettivo si sofferma sui mobili e sui loro dettagli, ma anche sugli oggetti e sulle opere d’arte scelti per arredare questi spazi: una sequenza di ambienti che è una dichiarazione di stile.
Dal film nascono anche 6 short-video da 30 secondi che catturano atmosfere e invitano a scoprire il legame profondo tra gli arredi e lo spazio che li accoglie. Video che verranno divulgati su tutti i canali digital di Minotti, per comunicare in modo coinvolgente l’idea di lifestyle che il brand, collezione dopo collezione, ha costruito. Un progetto di comunicazione in equilibrio tra reale e virtuale, tra digitale e tangibile.
Tutte le immagini © Minotti