Biozentrum, Basel, Switzerland
Biozentrum, Basel, Switzerland
DATA SHEET

Architects: Ilg Santer Architekten
Civil Engineering: Aerni + Aerni
Supplier: Karimoku New Standard, Regent Lighting Basel
Acoustics: Bakus
Lighting: Licht Kunst Licht
Photo credits: Felix Krumbholz

Un nuovo polo d’avanguardia, che traccia la strada per il futuro della ricerca scientifica. È il Biozentrum dell’Università di Basilea, uno dei principali istituti al mondo per la ricerca molecolare e biomedica di base e l’insegnamento di queste discipline. Situata vicino al fiume Reno, la torre del Biozentrum svetta con i suoi 72 metri e una superficie di 23.440 metri quadrati, configurandosi come primo step di un progetto più ampio che nei prossimi anni riunirà in un solo luogo, il Life Sciences Campus, il Dipartimento di Biomedicina, il Dipartimento di Scienze e il Dipartimento di Scienze e Ingegneria dei Biosistemi (D-BSSE) del Politecnico di Zurigo.

Lo studio Ilg Santer Architects di Zurigo ha incapsulato questa propensione naturale all’innovazione della committenza in un edificio dal carattere futuristico: esternamente, attraverso una facciata rivestita di acciaio e vetro che fa eco alla tecnologia dei laboratori, internamente grazie a una disposizione spaziale che pone attenzione alle aree comuni.

Sono infatti questi ambienti ibridi di connessione che favoriscono la condivisione, lo scambio interdisciplinare (alla base del Biozentrum) e la nascita di idee, anche a partire da discussioni casuali. La stessa pianta dell’edificio abbandona la soluzione convenzionale dei grattacieli a favore di una pianta il più possibile aperta al centro, tale da consentire una grande libertà nella divisione dei vari livelli.

All’interno dei 19 piani totali – 16 esterni e 3 interrati – si susseguono strutture di ricerca, aule, sale per seminari e attrezzature scientifiche, destinate a 400 ricercatori e 900 studenti. Gli spazi per la ricerca scientifica prendono posto negli ultimi dieci piani, ritmati ognuno da quattro dipartimenti di ricerca collegati da una sala riunioni comune.

Alla base, la hall si sviluppa su tre livelli, interconnessi da una scenografica scala elicoidale attorno alla quale si dipanano una pluralità di angoli conviviali e con affaccio aperto verso l’ingresso; distintivo è il curvilineo design ispirato alle ninfee, in contrasto con il rigore funzionale dell’edificio.

Completamente rivestito di bianco, lungo 44 x 35 metri e alto 13 metri, l’atrio offre un ulteriore valore spaziale: qui gli architetti hanno posizionato, oltre ai corridoi di passaggio alle aule, anche il refettorio e la biblioteca, raggruppando perfino le varie funzioni pubbliche, come la caffetteria, la reception, le aule, lo shop, a dar vita a un forum urbano accessibile ai visitatori.

Nascosti al di sotto, i tre piani che custodiscono il cuore operativo della ricerca, con il centro informatico dell’università, i servizi IT e i laboratori. In un generale contesto che predilige un design lineare, puro, essenziale (anche in termini di cromie), si allinea la scelta degli arredi, che vede il brand giapponese Karimoku New Standard partner per la creazione di tutti gli ambienti di condivisione: tavoli e sedute in legno che aggiungono un tocco di calda atmosfera.