Icone del design rinascono, di solito invariate nella forma, ma con nuovi colori e aggiornamenti tecnologici, capaci di portare nel futuro pezzi storici del passato. Per Stilnovo è una vera filosofia quella di rieditare modelli d’autore che hanno fatto la storia dell’illuminazione, per altre aziende come Artemide, Martinelli Luce, Oluce e iGuzzini l’occasione è quella di celebrare compleanni, anniversari o semplicemente ‘riportare alla luce’ pezzi importanti dell’archivio storico.
Minibox di Stilnovo (in apertura) nasce nel 1981 da un progetto a quattro mani di Gae Aulenti e Piero Castiglioni. Una lampada che ricorda quelle usate dai minatori, ma che mostra ancora oggi tanti spunti interessanti, come l’ottica arretrata, per limitare l’abbagliamento con le fonti luminose, più problematiche di quelle attuali. La lampada grazie alla luce dimmerabile garantisce un comfort visivo ottimale e un’emissione luminosa morbida e precisa. Composta da una scocca in metallo e una comoda presa è fornita di un aggancio magnetico della testa che permette di orientare la luce, rendendola adatta a ogni luogo. Le cinque finiture in cui si declina la lampada (bianco, nero, caffè, verde e rosso) ne fanno un oggetto pop.
Artemide celebra il 50° anniversario di Tizio di Richard Sapper, con una nuova edizione della sua iconica lampada da tavolo. Progettata 50 anni fa è ancora un prodotto contemporaneo, grazie all’aggiornamento della sorgente alogena a bassa tensione, con un LED integrato. Il colore preferito di Sapper era senza dubbio il nero perché, diceva, «è un colore che sta sempre bene se messo in contrasto con altri colori e ambienti». Per accentuare però gli elementi dinamici Sapper utilizza il colore rosso, come negli snodi di Tizio. Per questo compleanno, Artemide presenta quindi un’edizione speciale completamente rossa, sia per porre attenzione all’accento simbolico nell’opera di Sapper, sia per celebrare il colore del marchio.
Giallo è invece il colore scelto da Martinelli Luce per vestire Ruspa. Si celebrano 10 anni dalla scomparsa dell’architetto Gae Aulenti che ha progettato nel 1968 questa lampada scultura che, per via della forma del braccio e della testa, ricorda chiaramente il mezzo meccanico da cui prende il nome. Il colore giallo, scelto per la riedizione, vuole rendere ancora più evidente questo richiamo. La nuova tonalità è disponibile sia nella versione a quattro bracci, sia nella versione a un braccio.
In occasione del sessantesimo anniversario dalla nascita di Acrilica, Oluce ne presenta una versione esclusiva con base in marmo Portoro. Disegnata nel 1962 a quattro mani da Joe e Franco Colombo la lampada Acrilica era inizialmente denominata 281. Il nome deriva dal materiale principe di questo oggetto: la 281 venne infatti realizzata con un elemento in metacrilato e con una curvatura tale da consentire alla luce di una lampadina contenuta nella base di risalire lungo il corpo trasparente fino ad arrivare alla parte terminale, che funziona così da diffusore.
Per celebrare il design senza tempo iGuzzini riedita Polsino, progettata nel 1968 da Gio Ponti. È una lampada da tavolo capace di raccontare l’avanguardia delle icone passate e la bellezza di quelle future. Polsino, con una maniglia in alluminio lucidato, è composta da due gusci termoformati, montati sfalsati sullo stesso asse, grazie a giunti in alluminio che sembrano proprio i gemelli di un polsino. Una lampada che incarna l’idea di design accessibile, leggero, trasportabile e adatto a ogni contesto.
