Fili d'erba, Pedrali @ Mornico al Serio. Ph © Filippo Romano
Fili d'erba, Pedrali @ Mornico al Serio. Ph © Filippo Romano

Il prodotto è la risultante. Il processo inizia molto prima, da ogni reparto, ogni attività, ogni scelta consapevole all’interno dell’azienda. La filosofia “green” di Pedrali non è solo un’ideale, ma una pratica quotidiana, divenuta parte integrante di un modus operandi che tratteggia l’identità e la cultura aziendale – oltre a rappresentare un vero e proprio obiettivo di business a medio-lungo termine. Un passo decisivo in questa direzione è rappresentato dallo studio di Corporate Carbon Footprint effettuato da Pedrali e di cui ha ottenuto la certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14064-1:2019.

Lo studio infatti permette di identificare, quantificare e gestire le emissioni di GHG (Carbon Footprint), riportato in termini di tonnellate di CO2 equivalente, connesse all’attività produttiva svolta nel corso del 2018 nei due siti Pedrali – a Mornico al Serio, in provincia di Bergamo, in cui vengono realizzati gli arredi in metallo, in materie plastiche e gli imbottiti, e a Manzano, in provincia di Udine, adibito alla produzione di arredi in legno. Attraverso l’applicazione di tale metodologia, trasparente e standardizzata, l’azienda può così ricavarne risultati obiettivi e confrontabili, comprendere le debolezze ambientali dei propri cicli produttivi e conseguentemente porsi dei traguardi chiaramente identificabili per la loro risoluzione.

Fili d’erba, Pedrali, Mornico al Serio. Ph © Filippo Romano

Pedrali integra così il concetto di sostenibilità direttamente alla radice della propria realtà – lo studio infatti considera le emissioni dirette e indirette da consumo energetico, derivanti dal trasporto e associate ai prodotti, beni e servizi, acquistati e utilizzati – intervenendo sugli aspetti direttamente più impattanti in un’ottica di responsabilità sociale a 360 gradi.
All’interno del processo produttivo, l’approccio sostenibile di Pedrali si è però rivelato da tempo attraverso la scelta precisa di finiture e materiali attenti all’ambiente, come le vernici all’acqua (composte per lo più da resine di derivazione vegetale) e l’uso di legnami provenienti da foreste certificate. Da due anni, poi, l’azienda ha dato il via a collezioni realizzate in polipropilene riciclato – 50% da scarto di materiale plastico post consumo e 50% da scarto di materiale plastico industriale.

BabilaXL Recycled Grey by Odo Fioravanti

Remind Recycled Grey by Eugeni Quitllet

Souvenir Recycled Grey by Eugeni Quitllet

Così le iconiche sedute Remind disegnata da Eugeni Quitllet e la Babila XL di Odo Fioravanti rinascono nella versione “Recycled Grey”, dal distintivo colore grigio a richiamare la loro nuova natura eco-friendly. E sempre Eugeni Quitllet firma l’ultima arrivata di questa linea sostenibile: Souvenir, presentata all’appena concluso Salone del Mobile di Milano, “una proiezione dei nostri sogni nel futuro”, come la definisce il suo autore.

In versione sedia o poltrona, Souvenir reinterpreta le classiche sedie di colore verde che si trovano nel Jardin des Tuileries o nel Jardin du Luxembourg: un’eleganza classica rivista attraverso un nuovo materiale. Il risultato è una seduta monoblocco realizzata in polipropilene riciclato e pensata specificatamente per l’utilizzo outdoor.